Ci risiamo con l’ennesimo post virale. Si tratta di quello che da un paio di giorni sta dilagando sui social e tramite sms. Riguarderebbe dei cuccioli trovati in uno scatolone (quelli della foto), non si sa bene neppure in che località (pare che il primo post, quello originale, sia stato pubblicato in Lombardia, secondo alcuni a Busto Garolfo o Nerviano). Il testo, più o meno cita “Buttati nel cassonetto come spazzatura e trovati ancora vivi, cercano casa….segue (non sempre però) un nome (spesso Flora) ed un cellulare”. Molti hanno provato a contattare questo numero, ma dei cuccioli non c’è traccia. Nelle ultime ore poi, forse per evitare le continue chiamate, il cellulare risulta spento. Così come per il post che ogni anno spopola sui social da fine novembre a fine febbraio (https://www.facebook.com/TgAmiciAnimali/photos/a.163798717075551.32453.156330657822357/630678387054246/?type=3&theater) anche questo NON E’ DA CONDIVIDERE. Non solo perchè si tratta di una perdita di tempo, ma perchè questo tam tam mediatico toglie condivisioni e visibilità ad appelli reali ed urgenti. E’ difficile capire se dietro a queste “operazioni” ci sia una precisa volontà da parte di qualche smanettone del web o se il motivo sia semplicemente che alcuni appelli (soprattutto quelli con i cuccioli di cane) riescono a fare così tanta leva sull’emotività da condividerli a prescindere. Tanto è vero che la maggior parte degli utenti sta condividendo questo post senza neppure sapere a che località si riferisca e senza includere un riferimento telefonico allo stesso. Insomma: anche se fosse vero, un appello del genere sarebbe inutile.
Post virale cuccioli: è una bufala
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