Colombia, Paese estero 03 dicembre 2018

2 dicembre 1993, il super narcotrafficante Pablo Escobar ucciso nel suo bunker

E’ finita su un tetto di Medellin, il 2 dicembre del 1993 la storia del più grande narco trafficante del mondo: sotto i colpi della polizia 25 anni fa moriva Pablo Escobar, barone della cocaina. Una scena che fu ritratta anche in un celebre quadro del colombiano Fernando Botero. Quel giorno – all’indomani del suo 44esimo compleanno e cinque mesi dopo essere comparso per la settima volta nella lista di Forbes delle persone più ricche del pianeta – il corpo insanguinato di Escobar che giaceva sul tetto veniva mostrato dalle tv ed esibito dalla polizia come un trofeo. Da allora l’anniversario viene vissuto in Colombia con un misto fra repulsione e ammirazione, dolore e gratitudine. A 25 anni di distanza, le autorità si preparano a demolire l’Edificio Monaco, il bunker quartier generale del re del narcotraffico, nel quartiere di El Poblado. Al suo posto sorgerà un parco pubblico dedicato alle migliaia di persone uccise in Colombia dal ‘narcoterrorismo’, cioè nella guerra fra cartelli della droga che hanno combattuto fra loro e contro lo Stato negli anni 80 e 90.