Dopo annunci, proclami, sit-in, tavoli, l’entità delle tariffe autostradali non ha subito variazioni, dopo i ciclopici aumenti degli ultimi anni, che ha fatto lievitare il costo al casello del 200% da quando la gestione è stata affidata ai privati.
E così gli autotrasportatori abruzzesi hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria e promettono forme di protesta ancor più clamorose, come l’abbandono dell’autostrada e il passaggio lungo la viabilità ordinaria, con rischi evidenti per la sicurezza e la salute di operatori e cittadini, se non verranno riconosciute le loro buone ragioni di fronte agli ultimi aumenti del 12,89% dei pedaggi sulla A24 e A25 scattati a capodanno. Ad annunciarlo, al termine di un vertice tenutosi a Pescara, le principali sigle dell’autotrasporto abruzzese per conto terzi, Assotir, Cna-Fita, Confartigianato-Trasporti, Fai-Conftrasporto, Fiap Abruzzo, che chiedono al Governo e alla società di gestione “un pacchetto di agevolazioni e di interventi per la messa in sicurezza delle autostrade da e per Roma”.
AUTOSTRADA A24 Maxi pedaggi,camionisti: useremo le statali
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