Singapore 15-18 Maggio 2017 | Si è svolta a Singapore la 28^ Conferenza internazionale dei diversi gruppi di lavoro INTERPOL composta da esperti nella identificazione di resti umani a seguito di calamità naturali e attacchi terroristici.
Si tratta di un incontro internazionale annuale organizzato dall’INTERPOL nel quale Antropologi, Medici legali, Odontoiatri Forensi e Operatori tecnici delle varie Agenzie di Polizia hanno occasione di aggiornarsi sotto il profilo tecnico e tecnologico affrontando anche le criticità di quanto svolto nell’ambito delle più recenti operazioni di Disaster Victim Identification.
L’INTERPOL è una organizzazione di polizia internazionale con finalità di coordinamento a cui hanno aderito 190 Paesi. Dal 1984 ha costituito anche una Unità Forense che interviene nella ricerca e nelle procedure di identificazione DVI attraverso delle linee guida, ormai punto di riferimento per le cosiddette DVI Team di tutto il Mondo. Dal 2009 l’unità forense ha aderito a 18 missioni contribuendo alle procedure di identificazione di 944 vittime.
Il protocollo INTERPOL DVI, cioè il processo attraverso il quale si restituisce un nome ad una salma non più riconoscibile, prevede l’impiego di caratteri identificativi primari (impronte digitali, DNA e Denti) e secondari (cicatrici, gioielli, tatuaggi e altro).
L’Italia era presente alla Conferenza con il pugliese Emilio Nuzzolese, presidente della OdV “Dental Team DVI Italia” ed esperto internazionale di Odontologia Forense. È stato proprio l’Odontoiatra italiano che nel 2015 ha proposto anche la costituzione di un nuovo gruppo internazionale finalizzato alle applicazioni umanitarie della odontologia forense, oltre a quanto già svolge dal 2009 in qualità di Perito Volontario dell’Associazione Penelope Puglia (www.penelopeitalia.org/puglia Associazione Famiglie Scomparsi).
“È nostro dovere offrire il contributo fattivo dell’accertamento odontologico-forense in tutte le autopsie finalizzate alla identificazione. Questo per il rispetto dei diritti umani e per la dignità della persona deceduta e dei suoi familiari. Il metodo dentale può essere determinante in media nel 70% dei casi di identificazione. Ecco perché abbiamo costituito sia un gruppo italiano che un gruppo internazionale di volontari chiamato Forensic Odontology for Human Rights, che oggi conta oltre 60 esperti di 31 diverse Nazionalità” è quanto ha presentato l’esperto durante l’incontro INTERPOL di Singapore agli odontoiatri forensi aderenti. È stata anche illustrata la petizione UE num. 418/2017 finalizzata ad aggiornare le procedure autoptiche integrandole con l’autopsia orale, che non deve essere confusa con l’esame dentale della salma svolto dal medico legale.
Per maggiori informazioni www.dentalteamdvi.it e www.dentify.me
28^ Conferenza INTERPOL su Identificazione Corpi senza Nome
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