L’ ente assistenza dell’ Amministrazione penitenziaria (EAP), che gestisce anche le sale convegno (Bar) nelle carceri d’ Italia, ha deciso di aumentare il prezzo del caffè da 30 a 50 centesimi. La vicenda non è piaciuta ai poliziotti penitenziari e neanche al Sindacato Polizia Penitenziaria- Si.P.Pe. il quale ha immediatamente mandato una lettera al presidente dell’ EAP. Secondo il Si.P.Pe. non si comprende la natura di tale aumento ma se la stessa fosse dettata dalla necessità di reperire più fondi per le lodevoli attività sociali dell’ ente pubblico in questione, potrebbero essere vagliate altre opportunità di fund raising per sviluppare i fondi necessari a sostenere un’ azione senza finalità di lucro. Tra queste, continua il Si.P.Pe. , una da vagliare potrebbe essere l’ eliminazione dei cospicui gettoni di presenza previsti dall’ art.14 dello statuto dell’ Ente, elargiti in favore di sindacalisti e dipendenti dell’ Amministrazione che sono componenti degli organi statutari centrali. Grazie infatti anche al contributo economico versato all’ EAP dai dipendenti dell’ Amministrazione penitenziaria, i componenti del comitato d’ indirizzo generale, per partecipare ad un massimo di due riunioni l’ anno, ricevono un gettone di presenza di circa 1.400,00 euro lorde l’ anno. Stessa cosa vale per i componenti del consiglio d’ Amministrazione che, a quanto pare, prendono un adeguato gettone di presenza, probabilmente superiore a quella riconosciuta ai componenti del comitato d’ indirizzo generale. Il Si.P.Pe. ha chiesto al capo del Dap di eliminare tali gettoni di presenza così sarà possibile reperire fondi per le attività sociali previsti dallo statuto dell’ Ente pubblico.
L’ inopportuno gettone di presenza

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