Roma (Lazio) 16 marzo 2018

la crisi mistica da esalazioni del Sindaco DE SANTIS

Egregio Signor Sindaco,

avremmo voluto volentieri non dover ogni volta polemizzare con Lei, ma visto ciò che scrive e il limite che ha oltrepassato, abbiamo l’obbligo di risponderLe.

Bene, da quello che scrive ci disegna maleducati, personaggi che attaccano le Istituzioni, dice che portiamo caos e che tutto ciò che diciamo lo diciamo per altre cose.

A leggere ciò che scrive (se mai ci sia ancora qualcuno che Le creda) si può pensare che noi siamo sabotatori, sovversivi, apparteniamo alle bande armate, siamo gente che attacca, oltre le Istituzioni, anche i Cittadini.

Ci ascolti quindi un attimo.

Siamo forse noi VOCI DI PONZANO che vogliamo decidere anche contro la volontà dei Ponzanesi?

Siamo forse noi VOCI DI PONZANO che abbiamo scritto mandando a quel paese il MIBACT…..”dove Ella meglio crede ……?

Siamo noi che quando veniamo interpellati dai Cittadini rispondiamo che non abbiamo tempo da perdere con loro?

Siamo noi che abbiamo sperperato i soldi facendo opere pubbliche che non servono a nessuno se non per propri fini?

Siamo sempre noi che per ben quattro campagne elettorali siamo andati a raccontare che il distributore di carburante in località “Primare” avrebbe dato lavoro ai Ponzanesi (non c’è una persona di Ponzano che lavori lì) e adesso Lei dice che poichè contrastiamo il Suo scellerato impianto (che dopo aver letto lo Zingarelli, ha dettagliatamente trascritto nella Sua comunicazione) non vogliamo creare opportunità di lavoro e ricchezza economica per il paese?

Siamo forse noi che continuiamo a regalare i fondi comunali ai propri amici e poi leggiamo e vediamo in televisione tutto ciò che è accaduto in questi ultimi giorni sul nostro territorio?

Siamo forse noi che veniamo definiti “Bulli e Amministratori improvvisati”?

Signor Sindaco,

visto ciò che scrive capiamo che ormai ha perso il lume della ragione e accecato dall’essersi visto contrasto nel Suo progetto da tutti i Suoi Concittadini (sì perché sono tutti contro anche se c’è ancora una parte che non ha il coraggio di ribellarsi), si scaglia come un leone inferocito contro chi Le ha pubblicamente dimostrato quello che è stato il Suo governare a Ponzano per ben un trentennio, ed inoltre tenta di travisare e far travisare dai Suoi adepti, quella che è stata la nostra riflessione in relazione alla Parrocchia, dicendo inoltre che attentiamo all’Istituzione ecclesiale.

Signor Sindaco,

i nostri familiari ci insegnano tutti i giorni ciò che è il rispetto e l’educazione, ci ricordano che entrambe vanno ottenute e portate con il guadagnarsi la stima delle persone con le quali ci si confronta. Purtroppo, anche se ci impegniamo ogni volta che l’incontriamo a salutarLa, perché è il Sindaco, riteniamo che non meriti né il rispetto né tanto meno l’educazione, per il modo di come si rapporta con tutti noi Cittadini.

Una riflessione inoltre anche su ciò che scrivono i suoi familiari che parlano di rispetto e dignità; noi il rispetto l’abbiamo e anche tanto, pensi sono quasi trent’anni, che Vi rispettiamo, sappiamo cos’è il valore e la dignità, cosa che peraltro non abbiamo mai perso e mai perderemo.

Forse sarebbe opportuno che siate Voi a verificare se avete ancora della dignità, perché la parola dignità (non sappiamo se ne conoscete il significato) è il rispetto che l’uomo, conscio del proprio valore sul piano morale, deve sentire nei confronti di se stesso e tradurlo in un comportamento e in un contegno adeguati.

Se Voi parlate di biometano come unica fonte per posti di lavoro, non crediamo che trasmettete grandi messaggi alla Vostra Cittadinanza perchè pensate che a Ponzano nessuno sappia fare niente e che si possa lavorare solo con la “MONNEZZA”, diteci allora se Voi mettete dignità nel parlare.

E infine Signor Sindaco, qualora voglia confrontarsi pubblicamente su questioni e progetti seri, ci dica il luogo il giorno e l’ora e Noi appariremo per combatterLa pubblicamente.