Finti carabinieri entrano in casa di un anziano e lo derubano di migliaia di euro
„Anziano raggirato da tre individui che si sono finti delle forze dell’ordine. Vittima dell’episodio un ultraottantenne riminese. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Volante della Questura Rimini, intervenuti su richiesta del nipote della vittima, l’anziano si trovava solo in casa quando si sono presentati tre uomini, che indossavano probabilmente delle pettorine con la scritta “Carabinieri”, che hanno subito iniziato a rivolgere al malcapitato alcune domande finalizzate ad acquisire informazioni in merito all’eventuale presenza all’interno dell’abitazione di valori e al luogo in cui gli stessi erano custoditi.“
Finti carabinieri entrano in casa di un anziano e lo derubano di migliaia di euro
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I tre uomini dopo un piccolo colloquio e alcune richieste sono riusciti a raggirare l’ultraottantenne e a convincerlo sia a consegnare denaro contante per circa 5.000 euro, che a mostrare la cassaforte, dalla quale non hanno prelevato nulla in quanto contenente soltanto oggetti di poco valore. I malviventi, inoltre, non ancora contenti, hanno chiesto indicazioni in merito alla presenza in casa di preziosi in oro. Dopo essersi portati in un box situato all’esterno nel cortile (indicato dall’anziano signore), i tre uomini hanno desistito da loro intento, allontanandosi con il denaro. Gli uomini delle Volanti della Questura di Rimini hanno quindi avviato le indagini e hanno disposto i relativi accertamenti tecnico-scientifici necessari per risalire all’identità dei truffatori.
Quella appena descritta purtroppo è un’altra storia analoga a quelle già più volte accadute nel riminese ai danni delle persone anziane: quella appena descritta è certamente la classica ipotesi di truffa ai danni delle persone anziane. Ed è proprio al fine di evitare che episodi come quello testé descritto possano ripetersi che la Polizia di Stato, da sempre in prima linea contro il fenomeno delle truffe agli anziani, al fine di tutelare le fasce più indifese della popolazione dai rischi, intende fornire alcuni piccoli ma utili consigli che possono impedire alle persone anziane o sole (o comunque più indifese) di diventare vittima di malviventi.
Il consiglio è quello di non aprite la porta di casa a sconosciuti o che dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificare sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla porta e per quali motivi. Se non vengono ricevute delle rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Occorre ricordare che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarirvi qualsiasi dubbio non bisogna esitare a chiamare il 113.
Quando vengono effettuate delle operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente è necessario farsi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. E’ suggerito non fermarsi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i soldi o il libretto della pensione anche se si tratta di una persona distinta e dai modi affabili. Qualora si avesse il dubbio di essere osservati è consigliato fermarsi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlarne con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se il dubbio assale per strada, la Polizia suggerisce di entrare in un negozio o cercate un poliziotto o una compagnia sicura.
Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, è consigliato non fermarsi con sconosciuti e non farsidistrarre. Nessun cassiere di banca o di ufficio postale insegue il cliente per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che è stato consegnato. Prudenza quando si usa il bancomat: è necessario evitare di operare quando ci si sente osservati.