Centinaia di migranti ogni giorno si accampano per qualche ora nel parco antistante alla stazione di Belgrado: lunghe ore di attesa, nel caldo e tra i rifiuti, per aspettare un treno che li condurrà al confine con l’Ungheria. Da poche ore, l’Ungheria ha terminato di costruire un muro che impedirà loro il passaggio. Ma la volontà di arrivare in nord Europa è più forte di qualunque confine. Intanto, i bimbi giocano nel parco, mentre gli adulti riposano.
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