Scontro aperto tra Luigi De Magistris e Pietro Grasso presidente del Senato. Il sindaco di Napoli condannato in primo grado ad un anno e tre mesi di reclusione e all’interdizione dagli uffici pubblici per dodici mesi con pena sospesa, a seguito del processo Why Not per abuso d’ufficio quando era pm a Catanzaro, davanti al consiglio comunale, ha ribadito le sue intenzioni di non lasciare la carica da primo cittadino. Il presidente del Senato, invece attacca e chiede che De Magistris venga sospeso per effetto della legge Severino. Ma il De Magistris passa al contrattacco, denunciando del marcio all’interno delle Istituzioni e nella stessa magistratura, chiamando in causa Nicola Macino quando all’epoca dell’inchiesta era presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, ed oggi imputato nel processo nella trattativa tra stato e mafia. Attacca De Magistris, ribadendo la sua onestà e i ben 90 procedimenti penali a suo carico terminati con assoluzioni ed archiviazioni. Ne ha anche per la Severino, ex ministro della giustizia e nel processo why not difensore degli imputati. Secondo il primo cittadino la legge sull’incompatibilità venne fatta durante il processo che si svolse a Roma.
De Magistris: “non vado via”, Pietro Grasso: “dimissioni”

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