Il viaggio nella sala dell’ufficio meteorologico islandese dove confluiscono in tempo reale tutti i dati relativi all’attività del vulcano Bardarbunga. Le ultime ricostruzioni e deduzioni degli esperti, tra cui una ragazza italiana che lavora qui nel team che si occupa di elaborare le allerte di criticità per l’attività vulcanica.
Intanto nelle ultime ore, il magma si sta ulteriormente propagando verso nord, anche se a velocità leggermente più lente rispetto a quanto avvenisse negli scorsi giorni. Il magma si sta dirigendo verso Askja, un’altra caldera a nord del ghiacciaio.
La situazione rimane comunque molto complessa, con segnali contraddittori. Se da un lato la propagazione del magma ora sta avvenendo in un’area almeno inizialmente inaspettata, al tempo stesso nelle ultime ore c’è stata la più violenta scossa dall’inizio dello sciame nell’area della caldera del vulcano Bardarbunga. L’evento è stato tra l’altro il più forte che si sia registrato in Islanda dal 2008, quando ci fu una scossa di magnitudo 6.3 che causò gravi danni.
L’allerta rimane al livello arancione, il secondo più alto. Nelle parole degli esperti il perché questa è una situazione da monitorare con estrema attenzione.
Vulcano islandese, nella sala di monitoraggio: il racconto
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