Ucraina, Paese estero 23 maggio 2014

L’Ucraina e gli invisibili scappati dalla guerra

Arrivano quasi a 10 mila il numero dei rifugiati che hanno lasciato l’Est dell’Ucraina. L’altra faccia di una medaglia sporca che nessuno racconta. Donne, uomini e ragazzi che per timore di rappresaglie scappano dalle case abbandonando ricordi, ma soprattutto amici, parenti e la loro terra natale. Nelle valigie solo lo stretto necessario. Non hanno avuto il tempo per organizzare la fuga. Inaspettata, come il conflitto che si consuma ai confini della Russia sull’orlo di una guerra civile. Centinaia di persone in cerca di aiuto. C’è chi ha la fortuna di avere amici in altre città pronti ad accoglierli, c’è chi invece deve sperare nella solidarietà di altri. E fortunatamente per qualcuno di questi la macchina organizzatrice si è messa in moto. Lo racconta Nina Yeloeva, dell’ufficio Amministrativo Regionale della città di Dnipropetrovsk. E’ la responsabile che coordinata il flusso dei rifugiati che scappano dall’est Ucraina. Ci racconta in che modo stanno gestendo l’ondata di persone che si sta spostando dalle regione di Donetsk, Mariupol ed altri centri dove infuria il conflitto.
Al sesto piano di questo albergo abita Yulia, le daremo un nome di fantasia, con tre figli piccoli. Assieme ad un fratello che oggi vive a Ternopoli, un mese fa si sono allontanati dalla Crimea. Adesso grazie al sostegno di una persona benestante della città, spiega, può vivere senza l’incubo di ritorsioni.
Con quelle poche cose che è riuscita a recuperare, i piccoli trascorrono la giornata chiusi in quattro mura. Il televisore e’ sempre acceso a far da compagnia non avendo altri bambini con cui giocare. All’improvviso, sospira Yulia, la nostra vita è cambiata completamente. Senza l’affetto dei nonni e dei parenti più cari è difficile stare lontani da casa. Ma nonostante una vita da rifugiati, con voce amara, racconta che bisogna andare avanti. E quando le chiediamo se un giorno, avrà voglia di tornare a casa…. Giampiero de Luca