Messico, Paese estero 22 ottobre 2014

Bruciati vivi: manifestazione di massa a Città del Messico

La repressione del governo messicano continua con la complicità delle televisioni Televisa e TV Azteca: dopo i recenti episodi di sequestro e uccisione di 43 studenti a Ayotzinapa, scende in piazza “zocalo”, organizzandosi attraverso la rete, una moltitudine di gente indignata: studenti, professionisti, intellettuali, lavoratori, famiglie, maestri, operai… bloccando letteralmente la megalopoli nel pomeriggio di mercoledì.
La gente é scesa in piazza, in sostegno delle famiglie degli studenti uccisi per ordine della moglie del sindaco di Iguala, direttamente relazionata con il “cartel Beltran-Leiva”, la cui esecuzione é stata messa in atto dalla polizia locale, che ha abbattuto degli studenti della Scuola Normal di Ayotzinapa, Guerrero, bruciandone vivi alcuni.
La gente in piazza ha espresso seppur pacificamente la propria rabbia contro il regime di corruzione, violenza e narcotraffico chiedendo massivamente le dimissioni dell’attuale presidente eletto Enrique Peña Nieto, a cui giá si imputano altre repressioni sanguinose quando era governatore dell’ Estado de México, come il famoso “caso Ateneo”.