Bari (Puglia) 15 maggio 2016

ARVULAME LU PALLONE DE NA VODDE – Sedici Gradoni Teramo

Basta davvero chiudere gli occhi per un istante e
tornare ad avere in mente le immagini di quel sano
e popolare calcio che ha rappresentato molto di piu’
di un semplice pallone tondo… Un catino che
ribolliva di passione, il Glorioso Comunale e la sua
gente che ad ogni vicolo, in “sacra” processione
andava dal Diavolo; Bandiere, striscioni, fumogeni e
tamburi, la Grande CURVA EST, luogo di aggragazione
per intere generazioni riusciva a trasformare una
semplice domenica di una realta’ di provincia, ne la
“DOMENICA”, un qualcosa di magico in cui praticare
un autentico rituale, fatto di passione, identificazione,
attaccamento ai colori, e agli amici di gradone… Il
Diavolo si ama e non lo si puo’ mettere in discussione…
Lo toccavi con mano, lo sentivi nell’aria…
Nelle vie incontravi ragazzi con la tuta e la barba un po’
“sfatta”, sarebberto scesi in campo dopo qualche ora
con la maglia a strisce BIANCOCOROSSE, la dimensione
era popolare, umana, genuina.
Sembrano passati secoli, ma in realta’ non e’ cosi, ma
l’industria del calcio non conosce limite e non ha esitato
nel farsi sentire. “THE BIG CIRCUS” sentenzio’ come in
centro non si potesse assolutamente piu’ giocare, il
famigerato “ordine pubblico” non puo’ accettare troppo
movimento sociale attorno ad una partita di calcio,
troppi raduni, spazi, luoghi e relazioni, la “piazzetta del
sole”… meglio un bel contenitore pre-fabbricato in cui
poter creare nuove frontiere di business ed installare
sofisticatissimi sistemi di controllo degni di quel becero
“ Stadio di polizia”. Un indigesto calcio spezzatino che
crea insignificanti consumatori da poltrona, meglio
mercenari gellati, depilati, lampadati, senza un capello
fuori posto, pronti a lanciare l’ultima scarpetta alla moda;
meglio conbattere l’aggregazione giovanile e creare
nuovi allarmi sociali per insistere nel lucrare.
Tessere, tornelli, documenti, controlli esasperati,
striscioni banditi, bandiere diventate pericolose armi da
guerra, comitati di sicurezza, osservatori di ignoranti puri,
l’infinito elenco di armi dell’esercito repressivo, capaci poi,
di mettere in scena patetici piagnistei per una T-shirt….
FALLIMENTO TOTALE.
DAL PASSATO E DAL PRESENTE SI PUO’ COSTRUIRE IL FUTURO…
Nonostante la difficile situazione, la passione non muore, ma
anzi si FORTIFICA e riparte fiera con quei valori, che da sempre la
accompagnano, lontana da logiche speculative e contrarie allo
“stare insieme” , nonostante tutto. Non sara’ come prima si sente
spesso dire, ma abbandonare simboli, tradizioni, appartenenze,
vuol dire spalleggiare questo calcio di burattini. La passione, le
persone, la volonta’, possono creare “situazioni” e migliorare gli
ambienti, possono far rivivere antiche emozioni, possono non
far morire un amore ormani vecchio CENT’ANNI.