Non ce’ due senza tre’… anzi quattro.I lavoratori Ikea di Roma Anagnina ieri 26/7 hanno scioperato nuovamente per sei ore ( tre’ scioperi di due ore distribuiti nell’ arco della giornata) dopo ce il giorno prima 25/7 lo hanno fatto per l’ intero turno di lavoro.In seguito alla manifestazione nazionale del 11/7 i sindacati confederati CIGL , CISL , UIL( gli unici riconosciuti attualmente dall’ azienda in fase di contrattazione, cosa che ricorda la legge Rocco voluta da mussolini al tempo del fascismo, ma questa e’ un’ altra storia) hanno stilato una bozza di contratto in ciu i quattro punti presi non sono migliorativi e nemmeno conservativi.
1 azzeramento delle maggiorazioni festive attualmente retribuite al 130% passandole al 30% Ed inserendo l’ obbligatorieta che ora non e’ presente.
2 pagamento delle domeniche con metodo progressivo partendo da un minimo del 30% attualmente il negozio in questione prende il70% e visti i flussi di vendita delle domeniche non gli stanno regalando nulla, arrivando a tale percentuale solamente dalla 31 domenica in poi.
3 modifica degli orari fissi per i part time che verranno assegnati mensilmente in base all’ esigenze aziendali a fronte di un riconoscimento economico di 150€ lorde l’ anno ( con circa 10€ al mese vorrebbero disporre del tempo del lavoratore a piacimento)
4 pagamento del premio di produzione aziendale in base ad un andamento di vemdite nazionale e non locale.
Tutto questo in un momento in cui il fatturato Ikea e’ cresciuto del 3% rispetto all’ anno precedente.
I lavoratori ” scioperanti” vogliono ringraziare i giornalisti che non si sono degnati nemmeno di un trafiletto al riguardo ( capisco che ci sono fatti piu’ importanti ma e’ pur sempre la prima azienda con bilanci in attivo ad applicare tagli sul personale cosi significativi), l’ azienda che invece di dialogare con loro ( ricordiamo lavorano li da quindici anni) ha preferito richiamare i manager dalle ferie per coprire i turni delle persone in sciopero, il governo che non ha mandato nessun rappresentente di nessuna sigla per ascoltare la loro voce ed in fine i sindacati confederati che non sono nemmeno passati a fargli una visita durante le manifestazioni.
Comunque quello che e’ uscto fuori da tutto questo e stata un’ incredibile compattezza da parte dei lavoratori, quasi tutti part- time, che hanno rinunciato a dei soldi ( quattro scioperi in un mese sono tanti per chiunque) solamente per non far calpestare i propri diritti, e nel paese di “pulcinella” e’ un bell’ esempio di integrita’ morale. Comunque chiunque fosse interessato sono aperti al confronto.. tranquilli non siete arrivati tardi, l’ Impressione che si ha parlando con loro e’ che se l’ azienda non torna nei propri passi anndranno avanti ad oltranza.
Comunque bravi ragazzi, guardando voi mi sento orgoglioso di essere italiano!
Nuovo Sciopero all’ Ikea Roma Anagnina
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