Roma (Lazio) 11 luglio 2015

Nuovo sciopero all’Ikea di Roma Anagnina

Nuova giornata di protesta all’ Ikea contro i tagli prospettati nei confronti dei lavoratori della multinazionale svedese.
Ma non vorrei focalizzare la vostra attenzione sullo sciopero bensi’ avviare una riflessione sulle famiglie poche’ di questo si tratta.
Si sono spese fiumi di parole sul fatto che sia giusto o meno protestare in un momento in cui molte aziende del commercio e del terziario, si trovano in profonda crisi (fallimento di mercatone uno, mobilita’ di Auchan ecc.).
In Ikea non si parla di crisi ma flessione dell’ utile che e’ tutta un’ altra cosa.
Molti lavoratori, lavorano in Ikea da piu’ di dieci anni, e non protestano x ottenere un aumento ma per mantenere invariati contratti stilati anni fa e sui quali hanno deciso di creare le proprie famiglie.
In Ikea il 70% circa della forza lavoro si basa su part time, persone che con stipendi che oscillano dai 600 agli 850€ mensili si rapportano a fatica con la vita di tutti i giorni.
Chiedo al Governo in carica ed agli enti preposti, se sia giusto che in tempi dove la crescita demografica e ‘ pari a Zero, ( nel 2014 l’ istat ha dichiarato che le morti nel nostro paese sono state superiori alle nascite, era dal 1917 che non accadeva ; ma quelli erano gli anni della grande guerra!!) le aziende , in nome del puro profitto, scarichino sulle famiglie il peso di un ” mancato guadagno” e non di una perdita.
Perche’ lascarli soli a protestare rimettendoci anche dei soldi (le ore di sciopero vengono decurtate dalla paga di chi aderisce), quando poi l’abbassamento dello stipendio andra’ inevitabilmente a gravare sul costo della collettivita’?
Meno soldi alle famiglie significa piu’ soldi per il welfare, e se aggiungiamo le aziende in attivo a quelle realmente in crisi, quanto potra’ reggere il sistema?.
Allora illustrissimi politici oltre a pensare a riforme elettorali, aumenti di iva o manovre atte a far cassa; provate anche a spendere due parole a favore di persone (elettori) che con il sudore e sacrificio , contribuiscono anche mettendo al mondo i Figli, ad aiutare il nostro ” Bel Paese”, a dare una ventata d’ ottimismo per creare insieme un futuro migliore.