Roccella Ionica (Calabria) 02 agosto 2014

PERCORSO ETNICO, PUNTO D’INCONTRO

Sera del 30 luglio nell’antico borgo medioevale dove dominarono i principi Carafa della Spina e precisamente nella cittadina di Roccella Ionica, s’è svolta una manifestazione di grande importanza culturale e soprattutto sociale ed umana………….UN PERCORSO ETNICO , UN PUNTO D’INCONTRO tra rappresentanti di diverse etnie ………africane…..e asiatiche……….L’acciottolata e lunga strada dell’antico borgo , i cui lati sono affiancati da case e da antichi palazzi, per una sera si è animata di colori,di voci miste,,,,,,,,di linguaggi locali ed etnici di sapori gastronomi di gusti diversi………….Un afflato umano che avviluppava tutti , univa in unico pensiero “SIAMO TUTTI ESSERI UMANI” anche se con culture , religioni, ideologie diverse………..che si possono fondere, si possono trasmettere per arricchire le menti dei diversi popoli, ognuno nel rispetto degli altri………..Il punto è proprio questo l’egoismo delle lobby, che detengono il potere economico, uccidono, per mantenere il proprio potere seminando morte e distruzione dove non possono imporre la loro volontà. i loro oppositori non vengono considerati essere umani……………….La serata è stata animata da balletti,,,,,,,,,da recite guidate dalla maestra Maria Nesci , che insegna nella scuola per l’integrazione degli extracomunitari………..Il gruppo “ITUMELENG” formato da;OMAR MRAD; FEDERICO PACE; MATTIA PAZZANO, MICHELA COMMISSO E DALLA PROFONDA VOCE DA SOPRANO DI EMANUELA BONFIGLIO canzoni inerenti la tematica……………Un gruppo affiatato musicalmente e molto preparato, ha tenuto desta l’attenzione di tutti i presenti……….La serata è durata fino a tardi , anche se Eolo s’è divertito a soffiare ad oltranza………..Lo spettacolo .è stato presentato dalla mitica e brava MARA RECHICHI,,,,,,,,che ha esordito con parole ficcanti e profondamente umane mettendo in risalto la tragedia di GAZA e di tutti i paesi dove la guerra semina morte………… Queste manifestazioni dovrebbero essere diffuse in modo frequente per svegliare la coscienza di coloro che della gente di colore non conosce il dramma..