Prosegue il mio viaggio tra le calabresi figlie di Eva. Questo viaggio lo compio e lo dedico ancora una volta alle donne della mia terra. Una terra vista dai giornali nazionali come la spelonca abitata da criminali, quando stiamo assistendo giornalmente agli scandali veramente ignominiosi della gente del Nord, però noi diciamo ” NON SONO TUTTI LADRI” mentre al “NORD PENSANO CHE TUTTI SIAMO MAFIOSI” Non voglio entrare in questioni scottanti e dolorose ma far capire che la Calabria è altro,che le donne calabresi emergono in tutti i campi : del lavoro , dell’arte e della cultura. Questa volta entro nel magico mondo dell’ARTE e precisamente nel laboratorio di Mariella Costa: Sono accolta da una donna dall’aspetto giovanile, sorridente, cordiale. Dopo i convenevoli inizia la nostra intervista………….MARIELLA ,PRIMA DI PARLARE DEL TUO LAVORO, MI VUOI ACCENNARE DELLA TUA VITA ? MARIELLA: io sono nata in un piccolo paese, frazione del comune di Caulonia……Un paese incuneato tra due colline, ricco di vigneti, di uliveti e di aranceti….E’ un paese al di là della fiumara dell’Allaro meglio conosciuta storicamente come l’antico fiume Sagra..Frequentai le scuole elementari al mio paese e per proseguire negli studi fui mandata in collegio a LOCRI, ove frequentai prima le scuole medie e poi l’ISTITUTO MAGISTRALE……COME MAI DAL PAESE NATIO TI SEI TRASFERITA A ROCCELLA?—- MARIELLA: mio padre aprì un’azienda per la produzione di blocchi di calcestruzzo, allora i tempi erano diversi, si credeva in quello che si faceva, e soprattutto c’era la speranza di andare avanti con il lavoro..Dopo il diploma magistrale ho lavorato con mio padre nell’azienda di famiglia. HAI CONSEGUITO UN DIPLOMA CHE CERTAMENTE NON HA NULLA A CHE FARE CON LA TUA CARRIERA ARTISTICA; HAI LAVORATO IN UN’AZIENDA DOVE SI FA BEN ALTRO; MI VUOI SPIEGARE LA TUA ISPIRAZIONE ARTISTICA? ———–MARIELLA: io penso di essere nata con l’arte, la natura è madre dell’arte, e sicuramente mi ha condotta fin da bambina a esprimermi attraverso l’arte,,,Ho come un fuoco dentro,,,,,,,Già nella scuola elementare disegnavo , creavo oggetti con il das, Nella scuola media disegnavo bene tanto da aiutare, in collegio, le ragazze che frequentavano le scuole superiori. Nelle scuole superiori aiutavo le mie compagne……….Una volta che ho conseguito il diploma ,come ho detto, lavoravo, ma nei ritagli di tempo mi dedicavo alla pittura su tela , su stoffa, creavo anche oggetti di bigiotteria……..MI VUOI RACCONTARE COME SEI ARRIVATA ALLA SCULTURA?————MARIELLA: ho saputo che aprivano un corso di ceramica e decisi d’iscrivermi, ho creato e scolpito degli oggetti e l’insegnante del corso m’incoraggiò perchè si accorse che avevo della stoffa creativa…………Spronata ed incoraggiata iniziai a lavorare e a scolpire sulla pietra………Ho conseguito l’attestato del corso,il corsom l’ho sfruttato , producevo e produco oggetti di ceramica ,lavoro su vetro ma la mia passione è la scultura………..SEI POLIEDRICA ,ABBRACCI VARI RAMI ARTISTICI MA LA VENA ARTISTICA PIU’ PROFONDA LA ESPRIMI NELLA SCULTURA, Mi SAI DIRE DA CHE COSA NASCE LA TUA ISPIRAZIONE?———MARIELLA: io penso prima al soggetto che voglio creare, scelgo su quale tema voglio lavorare e poi mi metto all’opera. Quando lavoro m’isolo mentalmente , vivo in simbiosi con il mio oggetto da scolpire, e contemporaneamente riverso sulla materia le mie emozioni , le mie sensazioni, le mie passioni,,,,,,,,,,,,,a lavoro completato mi sento come se avessi svuotato tutto ciò che tenevo dentro e nello stesso tempo mi sento soddisfatta del lavoro compiuto. HAI PARLATO DELLA MATERIA E .HAI DETTO CHE LAVORI A TEMA .—————MARIELLA : io uso l blocchi di calcestruzzo o la pietra,.La pietra è la materia che prediligo e che scolpisco con più piacere…Alla dura pietra infondo un soffio di vita…..da essa nasce la mia opera d’arte…….Ho scolpito opere su tanti temi sociali:sulla mafia, sul riciclo, sui clandestini, sulla libertà negata alle donne africane….Il tema che ho trattato con più insistenza è sulla “VIOLENZA ALLE DONNE” Ultimamente ho partecipato ad un concorso e ho scolpito una monumentale opera su blocchi di calcestruzzo in cui ho raffigurato tanti volti donne nelle varie espressioni di sofferenza.————-TU NON SEI CONOSCIUTA SOLO IN CALABRIA MA ANCHE IN VARIE PARTI DELL’ITALIA MA ANCHE ALL’ESTERO, MI VUOI ELENCARE I POSTI DOVE SEI STATA? MARIELLA.:oltre la Calabria ho esposto le mie opere in varie città italiane.:Palermo,Taormina , Napoli, tante volte a Roma, a Cesenatico , 2 volte a Padova, 2 volte a Sanremo………..Poi sono stata all’estero :2volte a Bruges, Belgio, Bruxelles, Utrecht (OLANDA) , Londra, 2 volte a Montecarlo e New York.Le mostre sono state certificate tutte con attestati e cataloghi……..MARIELLA HA I DEI SOGNI CHE VORRESTI REALIZZARE?————–MARIELLA: ho in mente di trattare altri temi sociali di grande attualità ma mi sto studiando il modo di come realizzarli. E poi un grande desiderio di realizzare un’opera monumentale da piazzare in un luogo pubblico nel paese di adozione ma che ormai sento mio……..Un’opera sempre a tema sulla “VIOLENZA ALLE DONNE” Un’opera che ricorda agli uomini che alle donne si porta rispetto……….Spero di poter esaudire questo mio desiderio e soprattutto che le autorità competenti si rendano sensibili a queste tematiche……… IN FAMIGLIA SEI STATA OSTACOLATA? LE TUE FIGLIE HANNO LA TUA VENA ARTISTICA? NELLA FAMIGLIA CI SONO ALTRI ARTISTI:————MARIELLA: No , non sono mai stata ostacolata, anzi sono stata supportata ed incoraggiata, scusa se t’interrompo anche tuo marito partecipa con interesse , si anche lui è il mio supporto, la mia colonna. Le mie figlie , una è architetto è ha molta fantasia, l’altra ha più manualità. Nella mia famiglia non ci sono altri artisti , un mio antenato ha lasciato come segno della sua creatività un fuso intarsiato artisticamente sul legno.La legge di Mendel si trasmette fino alla settima generazione………GRAZIE MARIELLA; GRAZIE DELLA TUA DISPONIBILITA’. Mariella mi ha lasciato un’ impressione di una grande artista, mentre parlava della sua arte era animata da un’ ispirazione estatica, accarezzava la pietra come una sua creatura……………Ho visto le sculture tutte vive che comunicano il messaggio che l’autrice vuole trasmettere a tutti noi LA foto pubblicata è la miniatura dell’opera monumentale dedicata a tutte le donne del mondo, la scarpa rossa è simbolica,,,,Un’altra opera molto significativa è sulle donne prigioniere dell’Africa, una testa nera avvolta da una retina e una lacrima rossa sul volto………..Sono tantissime le opere e tutte sono animate da un alito, da un soffio vitale …………Mariella è stata in tanti paesi dell’Europa, E’, certamente, una grande soddisfazione per lei, ma anche un contributo di grandezza che abbiamo nella terra calabra.
Un alito, un soffio di vita……..
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