Firenze (Toscana) 27 dicembre 2017

E poi alla FINE si toglie il 14 dalla Stazione …

È arrivata nell’aula del Consiglio Comunale di Firenze la problematica riguardo all’interdizione della linea 14 che, proveniente dalla zona di Careggi, non transita più dalla Stazione SMN provocando disagi per decine di cittadini che provengono dall’ospedale.
Anche per la linea 13, uno dei pochi collegamenti con la Stazione Campo Marte, ci risultano diversi problemi a danno dei pendolari.
Ci interessa sapere cosa risponderà l’Assessore Giorgetti a questa interrogazione e, se ci saranno modifiche o ripensamenti utili, vi aggiorneremo volentieri.
Siamo contenti dell’interesse suscitato dalle nostre informative scritte nei giorni scorsi su questa pagina e ringraziamo tutti i cittadini che hanno condiviso le stesse dando ancor più risonanza al problema permettendo che arrivasse sui tavoli di chi conta e decide.
Siamo rimasti sorpresi, però, nell’apprendere che lo spostamento delle linee fuori dal centro era stato addirittura concordato con alcuni sindacati aziendali che ora prendono le distanze da queste modifiche…chi velatamente, chi in modo più incisivo su quotidiani locali.
Forse qualcuno trascorre troppo tempo all’interno di segreterie sindacali e di uffici stampa di quotidiani e/o radio locali, perdendo la percezione delle conseguenze di modifiche così importanti per il trasporto pubblico.
Cogliamo l’occasione per chiedere al Comune il rispetto delle clausole di salvaguardia occupazionale presenti nel bando di concessione delle linee tramviarie, clausole poi “misteriosamente” scomparse nel 2014 durante la trascrizione dello stesso e senza mai essere state discusse in Consiglio Comunale. Chiediamo, inoltre, di farsi da garante del mantenimento (anziché del taglio) dei chilometri previsti nel prossimo “accordo ponte” fra Regione e Aziende di trasporto pubblico, nonché di scongiurare il previsto aumento dei titoli di viaggio.
Non vorremmo che, oltre al taglio dei chilometri, i cittadini subissero anche la beffa della maggiorazione del costo del biglietto che, per inciso, non è stato deciso per la salvaguardia di posti di lavoro conseguenti all’entrata in vigore della tramvia. Ovviamente, ancora una volta, i primi a mettere la faccia di fronte a queste ingiustizie, saremo noi!