Napoli (Campania) 24 febbraio 2018

Il blogger napoletano che parla di arte e cultura sui social

Un blog da 200mila lettori, 12mila follower su instagram e 2000 su twitter. Il mondo di arte e bellezza del blogger napoletano Mariano Cervone, che sta conquistando il web con i suoi racconti di viaggio e segnalazioni culturali.

Racconta l’arte Mariano Cervone attraverso il suo profilo instagram. Ma non è un artista. Il suo, @marianocervone, è un profilo fatto da chi l’arte la vive e non la promuove per senso di devozione giornalistica verso i musei o la piaggeria delle grandi testate.
Il suo profilo, che ad oggi conta 12.000 follower, è pensato per chi come lui è alla ricerca del bello, di quel senso estetico che ricerca la bellezza in ogni cosa. E così un panorama, uno scorcio, un palazzo storico, ma anche la pizza, un piatto di pasta, un libro, si trasformano in pretesti per raccontarsi e raccontare un mondo diverso dalla televisione urlata, dal bullismo on-line o dall’adorazione di idoli mediatici. Qui i soggetti sono per lo più sculture, dipinti, strade, città e vedute dei luoghi che Mariano, con mezzi propri e senza investitori o partnership con press office o agenti, racconta attraverso il suo fidato iPhone SE.
Fotografie per lo più, ma anche instagram stories e articoli che Mariano condivide sul suo blog, www.bloginternettuale.it, da 200mila lettori, dove recensisce mostre ed eventi del panorama culturale italiano e di ciò che lo appassiona e fa parte della sua vita.
È grazie a questa piattaforma che Mariano ha potuto intervistare personaggi come Milly Carlucci, Marina Suma, l’artista Roxy in the Box, la cantante Romina Falconi, raccontando indistintamente il mondo della televisione e del cinema, dell’arte contemporanea e della musica.
Napoletano e appassionato di arte, Mariano ha raccontato e racconta i musei e gli eventi della città della Sirena Partenope: dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli a Madre, da Capodimonte al PAN, passando per Donnaregina, Mariano gira i musei, le mostre, gli eventi di maggior interesse e li racconta con brio ad un pubblico colto.
«Non c’è uno staff dietro le mie immagini. Non ci sono fotografi, macchine fotografiche digitali o studio dei contenuti. Tutto è spontaneo. Tutto nasce dalla voglia di raccontarmi… immediatamente. Foto, storie, qualche video. Racconto della mia vita, di ciò che leggo, di ciò che guardo o dei musei che visito».
Una passione che nasce già negli anni ’90 con le prime programmazioni HTML per arrivare al mondo dei blog: «Ho cominciato con programmazioni di pagine rudimentali e servizi di hosting gratuiti. Oggi racconto in questo mio diario virtuale, di tutto ciò che mi appassiona e che, mi auguro, appassioni anche i miei lettori. Scelgo gli argomenti di cui parlare in base al mio interesse, e parto dal presupposto che se le storie sono interessanti per me potrebbero esserlo anche per chi mi legge».
Un mondo difficile quello dei social, composto per lo più da viaggi, alberghi di lusso, food e moda. Un mondo dove l’arte e l’archeologia ci sono, ma sono in netta minoranza: «È difficile destare l’interesse del pubblico e dei giovanissimi che usano i social network quando si parla di arte. Ma non mi arrendo. Sono sicuro che i napoletani, e non solo loro, apprezzino il racconto dei monumenti della loro città e dei posti che visito. Devono solo riuscire a trovarmi».
Fautore del positive thinking, il suo mantra è Elizabeth Gilbert e quella filosofia del mangia prega ama che coniuga la ricerca del piacere e quella spirituale, senza dimenticare l’amore. È per questo motivo che Mariano continua a catturare con entusiasmo il mondo che lo circonda e confida di farcela: «Vengo da Scampia, un quartiere un quartiere difficile, oggi tristemente conosciuto solo per Gomorra, ma che ti insegna a lottare e a difendere le tue convinzioni e i tuoi sogni. Perché il bello c’è sempre. Anche in periferia».