Più se ne parla e meglio è per tutti, in modo che chi deve prendere decisioni azzardate di ostacolo alla verità e alla Giustizia, deve sapere che di delinquenti, compiacenti, corrotti, prestanome, portaborse e Autorità con le mani sporche ne abbiamo sentiti parecchi in questi incredibili inutili 4 anni, adesso è l’ora dei fatti. Chi ha rubato va in galera e chi è stato truffato deve riavere indietro tutto il proprio capitale già abbastanza svalutato da 4 anni di sofferenze. Un “MI MANDA RAI TRE” scontato, domande già fatte in passato e che troviamo nelle ultime lettere su “Youreporter.it” e risposte senza nessuna novità rispetto all’ultimo anno, un anno consegnato completamente in mano ai nostri ladri truffatori per preparare l’appello dell’udienza dell’ 11 Gennaio 2016.
Panettone sì, panettone no e la colpa và agli obbligazionisti. Invece darei la colpa alla curatela al 50% perché non ha chiesto tutti i dati degli obbligazionisti alla stessa maniera di come chiese la posta pec che ha portato solo introito alla società di gestione e 50% agli avvocati degli obbligazionisti che non hanno provveduto anticipatamente a completare i dati dei loro assistiti, come al solito per sfruttare l’ondata di richiesta improvvisa e mettere tariffa.
Domanda: soldi in DCN e soldi in SDF:
Avv. Costantino:
In cassa nella CDN sono sempre gli stessi 20 milioni di euro e con le vendite degli immobili si può arrivare sui 35 milioni che dipende anche dal valore di mercato.Avv. DENOTARISTEFANI
Nella SDF ci sono complessivamente circa 65 milioni di cui 20 in contanti.
Il risultato finale dipende dallle cause sulle società immobiliari con valore contabile di 83 milioni e con valore commerciale di gran lunga superiore intendendo anche più del doppio, sottolineando “diversamente volte” il valore contabile.
Sperando che Denotaristefani con questo triplo valore del contabile non intenda anche i dimenticati 323 milioni di Bank of Valletta di cui l’udienza è stata rimandata ad aprile per ascoltare un personaggio noto a Torre del Greco e a cui risultano intestati diversi Trust.
Facendo un semplice calcolo, se gli 83 milioni si possono commercialmente triplicare (circa 250 milioni) i 35 milioni della DCN si arriva a circa 285 milioni di euro che rappresentano il 33% del credito passivo degli obbligazionisti fissando un totale sui 863 milioni.
Adesso sarebbe utile sapere quali mobili e immobili non sono in questo conteggio. Se Bank of Vallet non è conteggiata ci sono 323 da aggiungere e si supera i 600 milioni che vale a dire più del 70% rispetto all’ultimo conteggio del passivo del 30 giugno 2015 di 862.777.037 milioni, con eventuali aggiunte di passivo ritardatario. E poi Dov’è la Svizzera? Lussemburgo? Etc.
Mai più dare impressioni di debolezza affermando che ci accontentiamo anche del 50%.
Come ha detto l’avv.to M. Cirillo, è stata contattata da un avvocato che ha riferito che facendo altre indagini sono stati trovati altri conti intestati alla Deiulemar. I soldi ci sono e come disse anche un Giudice a Torre Annunziata potrebbero anche essere il doppio di quanto devono avere gli obbligazionisti, pertanto non mettiamo mai nessun limite. Questo ritrovamento di patrimonio nascosto fa anche venir da pensare se la società DeLoitte incaricata ad investigare se abbia fatto un lavoro completo visto le centinaia di migliaia di euro pagati per l’ingaggio?
E’ stato detto che i tre Curatori non vanno d’accordo tra di loro e guarda caso c’erano centinaia di obbligazionisti che avevano esposto anche in Procura la loro sostituzione da un anno quasi e non furono supportati da altri obbligazionisti per manie varie. Sapevamo però
che chi dimostrò contro sono pentiti senza mostrarlo e con il risultato che la curatela DCN occupa anche la presidenza del Comitato creditori della SDF e con Comitati creditori DCN e SDF completamente sconosciuti dagli obbligazionisti.
In questa situazione abbiamo un Comitato dei Creditori DCN composto da:
Celebes Wind Ltd e per essa Avv. Vittorio Porzio in qualità di delegato e Gaetano Di Bonito e
per come si riporta nella 1° semestrale DCN 2015 “All’esito dell’intervenuta esecutività dello stato passivo, con provvedimento in data 17.12.2014, è stato nominato il nuovo Comitato dei creditori che tuttavia, a seguito di rinunce espresse da vari creditori nominati, alla data del 30.06.2015 risulta incompleto e non ha, quindi, eletto il proprio Presidente che viene indicato nella persona dell’avv. Vittorio Porzio per mera esigenza tecnica”.
Successivamente sappiamo che è stato inserito il rappresentante degli obbligazionisti senza interpellare neanche il gruppo di Obbligazionisti che mantiene i contatti con la curatela per cui nell’ultimo incontro del 8 Ottobre 2015 ci fu forte dibattito e opposizione a questo individuo sconosciuto a tutti e di comodo solo alla curatela.