La Procura tratta una delle più grandi truffe italiane come un normale fallimento. Gli obbligazionisti, quelli che dopo la truffa che ha messo spalle al muro circa 11.000 famiglie ed azzerato l’economia della città, continuano ad affermare che sono stati truffati dei loro risparmi da tre famiglie unite di parentele e affari nel settore marittimo, e sono di fatto tutti responsabili dei danni causati insieme alle loro future generazioni che si spera scompaiano dalla faccia della terra, a cui sono intestati numerosi beni che vogliono nascondere per non pagare gli obbligazionisti. Si è creato uno schema Ponzi della truffa, con ai vertici le istituzioni statali che hanno “fallito” nel loro operato, volutamente o distrattamente dovrebbe essere la stessa Giustizia a dircelo, causando un aggravamento della truffa stessa, sia perché doveva essere bloccata anni prima e successivamente insinuandosi al passivo di questo fallimento truffa, pretendendo soldi non corrisposti durante l’ordinario esercizio armatoriale ma che di fatto estorce dalle tasche dei già martoriati obbligazionisti, a cui si pensa che non rientreranno più in possesso del loro investimento ma solo di una parte. E questo senza considerare l’aggravamento del danno dei primi tre anni. A Napoli il 2 Ottobre c’è una grande manifestazione contro le istituzioni bancarie e la BCE, sarebbe un momento di visibilità verso i media degli obbligazionisti torresi se partecipassero in massa, ma sappiamo che in questi tipi di interventi il popolo torrese si è mostrato apatico.
DEIULEMAR: SCHEMA PONZI DELLA TRUFFA.
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