Reggio Di Calabria (Calabria) 29 marzo 2017

I grandi umoristi: Totò

Il 15 aprile del 1967 moriva a Roma Antonio De Curtis, alias Totò, nome d’arte di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfiro-genito Gagliardi de Curtis di Bisanzio, conosciuto anche come Antonio de Curtis. È stato il principe della risata, una maschera, tantissimi films, diverse esperienza nel mondo del teatro, poeta, drammaturgo, cantante. Magistrali le sue interpretazioni sui set cinematografici, memorabili i duetti, a volte improvvissati con altri nomi importanti del cinema e dello spettacaolo di quel periodo. Aldo Fabrizzi, Nino Taranto. Anna Magnani, Mario Castellani, Gino Cervi, Peppino De Filippo, il comico francese Fernandel, questi alcuni dei nomi che sono presenti nella letteratura filmica dell’attore. Sul set cinematografico amplificava con molta ironia le attitudini degli italiani, le loro debolezze, l’arte di „arrangiarsi”, la superstizione, la miseria, la nobiltà d’animo, la rassegnazione, ma anche la dertimanzione della ribellione ad abusi e soprusi. La critica del periodo non vedeva di buon occhio il suo „fare”, etichettato come leggero, a volte banale, nonostante gli incassi da botteghino. Queste delusioni sono ben sintetizzate in un suo aforisma: “Al mio funerale sarà bello assai perché ci saranno parole, paroloni, elogi, mi scopriranno un grande attore: perché questo è un bellissimo paese, in cui però per venire riconosciuti qualcosa, bisogna morire”. Da queste premesse l’incontro, che si terrà giovedì 6 aprile (ore 16,45) a Reggio Calabria presso la Villetta „De Nava” della Biblioteca Comunale, organizzato dal Circolo Culturale „L’Agorà”. Presenzierà in qualità di relatore Antonino Megali, socio del sodalizio organizzatore, che andrà ad analizzare la figura del principe della risata, un signore perché signore si nasce…e lui lo nacque.