Reggio Di Calabria (Calabria) 02 ottobre 2015

Oggi (venerdi 2 ottobre) conferenza su Hiroshima e Nagasaki

Sono passati 70 anni dal giorno in cui il bombardiere Enola Gay sganciò l’atomica su Hiroshima (6 agosto) e Nagasaki (9 agosto) a seguito delle direttive del Presidente degli Stati Uniti d’America che scelse la via del nucleare rispetto alle normali operazioni di guerra e tale scelta causò la morte istantanea di circa 200 mila innocenti, i danni e i decessi successivi sono stati incalcolabili. Gli indirizzi programmatici statunitensi non tennero fede a quanto era stato stabilito nella Convenzione dell’Aja del 1907 e per quanto indicato nell’art. 25: “È vietato attaccare o bombardare, con qualsiasi mezzo, città, villaggi, abitazioni o edifizi che non siano difesi”. Inoltre e non per ordine d’importanza quanto stabilito in quell’accordo internazionale venne accettato dagli stessi Stati Uniti nel 1908. Da tali premesse e dalla consapevolezza degli avvenimenti storici, il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza, con l’Alto Patrocinio dell’Ambasciata del Giappone, un’apposita giornata di studi dal titolo “1945-2015: i 70 anni di Hiroshima e Nagasaki”. Da quella data in poi, ogni anno vengono organizzate apposite manifestazione per ricordare le vittime di tale olocausto, come ad esempio il monito lanciato dall’attuale premier giapponese, Shinzo Abe, che nel discorso del ricordo, ha affermato che il Giappone “ha una importante missione da compiere”, promuovere il disarmo nucleare a livello planetario. Per questo ha annunciato la presentazione di una Risoluzione all’Onu in autunno che stabilisca l’eliminazione degli armamenti nucleari. Abe ha dichiarato che “incoraggerà i leader del mondo a prendere atto delle testimonianze di prima mano della tragica realtà dei bombardamenti atomici” nel corso del prossimo vertice autunnale del G7 che avrà luogo proprio ad Hiroshima. I contenuti della manifestazione poggeranno le basi sul ricordo della seconda guerra mondiale, e con particolare riguardo a temi poco conosciuti in Europa, atteso che il teatro di guerra era quello dell’estremo Oriente. Identificazione degli effetti del “mostro” nucleare sugli esseri viventi. E la memoria di ciò che è stato, esattamente settanta anni fa, a Hiroshima e a Nagasaki può e deve essere una chiave universale di pace e di sicurezza. La conversazione culturale si terrà nella giornata di oggi pomeriggio (venerdì 2 ottobre) a partire dalle ore 17,30 presso la saletta conferenza della Chiesa di San Giorgio (entrata via Giudecca, inizio tapis roulant) di Reggio Calabria. Le intenzioni del sodalizio culturale reggino sono quelle, attraverso la consapevolezza degli avvenimenti storici, anche dei più dolorosi, fornire conoscenza di quanto capitato con l’obiettivo di lanciare un messaggio indirizzato a pacificare le “vecchie ferite”. All’incontro, coordinato da Antonino Megali (Circolo Culturale “L’Agorà”) presenzieranno in qualità di relatori l’onorevole Fortunato Aloi su “Conclusioni catastrofiche della guerra e riflessioni storico-morali; Gianni Aiello (presidente del sodalizio organizzatore) su “La tragedia giapponese attraverso i mass media del tempo”; Antonino Ficara “L’uomo è un animale non ancora stabilizzato (Nietzsche) – stragi di civili durante i conflitti”; Antonino De Pace (Circolo del Cinema “Zavattini”) sul tema “La guerra e la catastrofe nucleare sul cinema giapponese” ed il prof. Alberto Cafarelli su “La guerra del Pacifico e la conclusione con il nucleare”.