Collegno (Piemonte) 15 gennaio 2018

Collegno:dopo che gli rubano l’auto cerca di investirli con la betoniera

Giustizia fai da te: nel campo nomadi con la betoniera, arrestato torinese per tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale.

I fatti risalgono alla notte del 10 gennaio scorso in strada della Berlia a Collegno. Pasquale D. di 55 anni residente a Torino avevo chiamato i carabinieri per segnalare il furto ad opera di zingari della sua autovettura che era parcheggiata poco distante da campo nomadi.

GIUSTIZIA FAI DATE –
Pasquale aveva minacciato i rom che sarebbe entrato con il suo mezzo d’opera nel campo e investire gli stessi abitanti del campo se non avessero restituito l’auto poco prima rubata.

L’INTERVENTO DEI CARABINIERI –
L’immediato intervento dei carabinieri delle stazioni di Rivoli (To), Collegno e Grugliasco (To), ha consentito di accertare che l’uomo effettivamente si trovava alla guida del mezzo pesante e che stava effettuando manovre sconsiderate in prossimità dei residenti del campo, di bloccarlo e farlo scendere dal mezzo stesso dopo svariati tentativi di fermo

LE INVESTIGAZIONI –
I successivi approfondimenti dei militari consentivano di accertare che in realtà Pasquale D. per motivazioni in corso di accertamento, alle 01.00 circa si era presentato ed era entrato nel campo nomadi a bordo della sua autovettura e con un altro individuo il quale, impaurito dalla breve colluttazione che ne era scaturita, senza lesioni per alcuno, era fuggito con l’autovettura di Pasquale D., ritrovata successivamente in Torino, nei pressi dell’abitazione del complice, con a bordo una pistola scaccia cani occultata sotto al sedile.

DUE ARRESTI
Il complice è stato identificato, C.C., 43 anni, operaio, con precedenti di polizia, è stato denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere, mentre Pasquale D. , avendo tentato ripetutamente di investire i residenti del campo nomadi, ed essendosi opposto all’intervento dei militari operanti, è stato arrestato per tentato omicidio, resistenza ad un pubblico ufficiale e porto di armi e oggetti atti ad offendere. L’uomo è stato collocato ai domiciliari.