Luca Puglia, nato a Roma si distingue per la sua originalità d’espressione artistica. Unico nel suo genere ha creato la PugliArt e si definisce un pittore ontologico. L’artista romano è stato selezionato per numerosi eventi d’arte ed ha ricevuto molti riconoscimenti anche di alto livello. Nelle sue opere si legge l’invisibile, ciò che non si può rappresentare con un’immagine ma si deve “sentire” con l’anima.
Chi è Luca Puglia?
Puglia nasce nella città eterna e fin da bambino mostra il suo talento artistico, il suo primo approccio alla pittura avviene da autodidatta seguendo un percorso di apprendimento del tutto personale. Luca Puglia vive la vita su un piano spiritualmente accentuato che lo porta ad una ricerca interiore e ad una conoscenza del campo emozionale approfondità. Filosofo per natura l’artista è portato a rappresentare ciò che sente e non ciò che vede, o meglio una realtà esistente ma invisibile agli occhi umani, una realtà che parla di dimensioni antiche che non è dato conoscere a tutti.
La pittura definita astratta si basa su vertiginose cromie che si intersecano tra loro creando luoghi fantastici che ognuno legge seguendo le vibrazioni trasmesse dal quadro stesso. La particolarità è la presenza sulla tavolozza del suo stesso sangue che Luca Puglia miscela con i colori come a rendere ancora più vivo e personale il quadro che di volta in volta realizza seguendo l’istinto primordiale. Artista pluripremiato e riconosciuto nel campo dell’astrattismo moderno, ha ricevuto ultimamente il secondo Oscar dell’arte che gli è stato conferito da Mariarosaria Belgiovine, direttrice dell’ArtExpò Gallery di Montecarlo.
In un’intervista rilasciata a centoParole magazine Luca dichiara di aver scelto di studiare la teologia e la filosofia per cogliere l’ontologia di ogni cosa. Luca indaga a fondo negli avvenimenti della vita cogliendone l’essenza che trasporta poi nelle sue particolari tecniche pittoriche. “Questo mio modo di scavare nell’esistenza mi ha reso libero dalle sovrastrutture che condizionano l’arte divenendo la negazione dell’arte stessa”.
Perché utilizzare il proprio sangue
Colori ad olio ed il suo sangue consentono all’artista di raggiungere la sublime unione con l’universo che attinge dalla enorme carica vitale che vibra nelle sue vene e che possiede una pigmentazione unica. Luca nel tempo, ha studiato come evitare il deterioramento del materiale biologico ottenendo la perfetta conservazione del colore ricercato.
L’emopittura utilizzata per la realizzazione delle opere è anche un modo per stimolare una sorta di unione mediatica tra l’artista e l’opera, uno stato emozionale ed intimo che permette a Puglia di entrare quasi in trance durante la creazione, uno stato emotivo molto forte che si trasmetterà in seguito a chi osserverà l’opera compiuta.
Che cos’è l’arte per Luca Puglia?
L’artista romano definisce la sua arte un mezzo ma anche un fine, un sentiero rivolto a raggiungere l’illuminazione ed il risveglio della coscienza globale e di ogni singolo elemento. Nato come pittore figurativo Puglia ha ben presto compreso che non era ciò che poteva rappresentare la sua arte, ha quindi cambiato rotta per dirigersi verso nuovi orizzonti, una ricerca di sè che va oltre se stesso espandendosi nell’altrui essere. La ricerca dell’unione con l’altro e l’universo stesso arriva energicamente a chi lo segue e si può leggere nei commenti dei suoi ammiratori sui social.
“Sai dipingere il Mistero …la Magia di ciò che percepiamo, non con gli occhi , ma con il Cuore …le Vibrazioni ..le Frequenze ..quando entrano in “Risonanza” con l’Anima …al di là del visibile ..al di là del tangibile ….là ..dove il senso del Tutto è L”Oltre”….questo mi ispira questa tua Opera che trovo semplicemente STUPENDA” commenta una fan di Luca Puglia riguardo all’ultima opera pubblicata.