Mombello Di Torino (Piemonte) 14 settembre 2016

Juventus-Siviglia:0-0. Allegri stecca la prima. Sampaoli ok

Le foto sono di Bruno Peruzzini –

Juventus Siviglia:0-0

AMMONITI: 35’ N’Zonzi, 40’ Iborra, 45’ Ramì,
SOSTITUZIONI:64’ entra Correa esce Sarabia, 68’ doppia sostituzione con Pjanic per Lemina, Alex Sandro per Evra, 78’ entra Mariano esce Kranevitter, 41’ fuori Dybale dentro Pjaca, 45’ fuori Vàzquez dentro Carrico

LE FORMAZIONI:
JUVENTUS (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Dani Alves, Khedira, Lemina, Asamoah, Evra, Dybala, Higuain. Allenatore Massimiliano Allegri. A disposizione: Neto, Benatia, Alex Sandro, Pjanic, Cuadrado, Pjaca, Mandzukic.

SIVIGLIA (4-3-1-2): Rico, Mercado, Rami, Pareja, Escudero, N’Zonzi, Kranevitter, Iborra; Vázquez, Vitolo, Sarabia. All. Sampaoli. A disposizione: Daniel Carrico, Ganso, Kiyotake, Correa, Sirigu, Mariano, Vietto.

LO SCHIERAMENTO TATTICO:
JUVENTUS: fiducia in attacco al tandem Higuain-Dybala. Lemina playmaker, Khedira e Asamoah interni. Dani Alves, Allegri sceglie la duttilità di Evra sulle fasce, difesa a tre con Barzagli, Bonucci e Chiellini.

SIVIGLIA: in avanti agiranno Vazquez con Sarabia e Vitolo a sostegno. Kranevitter e Iborra dal primo minuto, Escudero e Mercado i terzini, Vietto e Mariano in panchina.

PRESENTAZIONE:
Allo Juventus Stadium di Torino si gioca Juventus-Siviglia, gara d’esordio dei bianconeri nella Champions League 2016/17. Il dubbio che Massimiliano Allegri aveva espresso alla vigilia lo scopriamo subito alla lettura delle formazioni ufficiali: il tecnico bianconero lascia in panchina Alex Sandro per Evra e Lemina per Pjanic.

DIRETTORE DI GARA:
Deniz Aytekin. Il fischietto tedesco ha già diretto i bianconeri in un’altra occasione: il pareggio per 1-1 del 2012 sul campo dei danesi del Nordsjaelland.

IL RACCONTO DELLA PARTITA:
Una Juventus ben ingabbiata dal Siviglia non ingrana nel primo tempo con gli ospiti che hanno giocato per quanto preparato, ben sapendo fin da subito del divario tecnico in campo e dunque giocando più di fisico che di tecnica. Le tre ammonizioni confermano la prova di forza del Siviglia.

LE AZIONI PIU’ IMPORTANTI:
Nel primo tempo tre sono state le occasioni per i padroni di casa: la prima al minuto 8’ con Khedira, ben servito da Dybala, ma il tiro non è meritevole quanto la giocato con la sfera che non centra la porta da posizione favorevole. Al minuto 15’ ancora con Khedira con assist di Dybala che scatta sul filo del fuorigioco, ma sulla marcatura di Escudero il tiro è debole e va a finire tra le braccia di Sergio Rico. Al 30’ con l’uscita disperata ma efficace di Sergio Rico sembra esserci l’illusione del gol con Dybala, innescato da una sponda di petto di Higuain ma l’azione sfuma. Un primo tempo tutto Juventus con il Siviglia che contiene a fatica le incursioni bianconere. Ma il solo Khedira non basta. Il Siviglia comunque è stato molto ordinato ma non si e mai avvicinato dalle parti di Buffon se non in una sola occasione con Escudero.
LA RIPRESA:
La partita non decolla con il Siviglia però è in calo per quanto speso nel primo tempo e con la Juventus ha alzato leggermente il baricentro.
LE AZIONI PIU’ IMPORTANTI:
Partita molto brutta che non fa onore certamente alla Champions League se si considerano i pochi tiri nello specchio della porta, appena quattro: due per la Juventus, due per gli ospiti ma solo due degni di nota. Al minuto 59’ prima vera occasione da gol per la Juventus. Cross di Dani Alves, il colpo di testa è di Higuain e si stampa sulla traversa, E sul finire di partita il colpo di testa di Alex Sandro su cross di Dani Alves, con Sergio Rico che ferma il risultato. Si chiude qui un esordio più che amaro per il popolo della Juventus.

COMMENTO FINALE:
La caparbietà la testardaggine, la pazienza di Sampaoli, ferma la Juventus con molto rammarico sugli spalti da parte dei tifosi bianconeri e dunque con Allegri che stecca l’esordio e porta in dote uno striminzito punto. Pur non giocando e non impegnando mai Buffon il Siviglia rientra mettendo la Signora con le spalle al muro facendo sudare le proverbiali sette camicie soffrendo fino all’ultimo giro di orologio.