LE FOTO SONO DI ANDREA CHERCHI
TORINO – PRO VERCELLI: 4-1 Le reti di: 7’ Ljajic, 25’ Martinez, 50’ Peres, 56’ La Mantia, 88’ Boyè
Sostituzioni Torino: Fuori Obi dentro Baselli, Fuori Martnez per Boyè, esce Ljajic per Aramu
Sostituzioni Pro Vercelli: Fuori La Mantia dentro Ebagua, esce Morra per Vajushi, esce Castiglia per Palazzi
Arbitro: CELI, assistenti DI FIORE – SCHENONE, IV ufficiale: MINELLI
PRESENTAZIONE:
Terzo turno di Coppa Italia pesante quello che si è svolto questa sera nel palcoscenico dello Stadio del GRANDE TORINO. In campo con 7 scudetti vinti a testa ed una tradizione ultra centenaria, sono tra i club più blasonati d’Italia e del panorama calcistico. Basta pensare ad un record che è stato da poco eguagliato è la striscia di 5 titoli consecutivi primato appunto, a pari merito con Juventus e Inter all’epoca del Grande Torino, formazione riconosciuta come una delle squadre più forti della seconda metà degli anni 1940. E con questo spirito che si sono affrontati il TORINO di SINISA MIHAJLOVIC e la PRO VERCELLI di MORENO LONGO.
GLI ALLENATORI: Entrambi avevano necessità di vincere.
Carattere irruento, focoso e battagliero quello di SINISA Mihajlovic proprio per questo è entrato alla grande nel cuore della Maratona, ed il passaggio in panchina da mister LIBIDINE al SERBO è stato assorbito benissimo e forse dimenticare nel bene e nel male mister Ventura, ora passato alla guida della Nazionale Italiana dopo 5 anni di più alti che bassi non è stato difficile visto l’ultimo periodo…
Carattere pacato, ordinato e combattivo quello di MORENO LONGO. Lui, che la Maratona la conosce bene avendo portato proprio “all’Olimpico” i suoi ex giovani “torelli” della PRIMAVERA campioni d’Italia nel 2015 e vincitori anche della Super Coppa Italiana di categoria proprio davanti alla Maratona, che, questa sera pur avendogli attribuito un doveroso, toccante e prolungato applauso, dal fischio d’inizio gli ultrà, hanno dovuto per ragioni di cuore mettere da parte i ricordi. Lo striscione a lui dedicato la dice tutta quanto mister Longo è ancora oggi nel “cuore” del “Toro”
LA FORMAZIONE E LO SCHIERAMENTO:
Il Torino si affida al classico modulo 4-3-3- tanto caro al serbo, e pur avendo qualche problema di formazione tra acciaccati e non convocati per problemi forse dovuto al mercato, si presenta in campo con questa formazione:
Torino (4-3-3): Padelli, Peres, Bovo, Moretti, Barreca, Obi, Vives, Acquah, Martinez, Belotti, Ljajic. A disposizione: Gomis, Ichazo, Baselli, Lopez, Gustafson, Silva, Lukic, Aramu, Boyè, Tachtsidis, Stanghellini, Auriletto. Allenatore: Sinisa Mihajlovic.
La Pro Vercelli invece si affida ad un modulo abbastanza variabile come piace dire a Longo. Potrebbe essere un 4-3-3- iniziale, ma che al momento giusto riesce ad adattarsi allo schema tattico degli avversari. Anche Longo si è trovato a non poter schierare la squadra migliore tra qualche leggero infortunio vedi Umberto Germano e ritardo di condizione fisica come Giulio Ebagua, che sarà schierato a partita in corso e dunque ecco la formazione:
Pro Vercelli (4-3-3): Zaccagno, Berra, Legati, Bani, Mammarella, Castiglia, Budel, Ardizzone, Mustacchio, Morra, La Mantia. A disposizione: Provedel, Gilardi, Eguelfi, Palazzi, Malonga, Konatè, Mussmann, Bacchetti, Danza, Altobelli, Ebagua, Vajushi. Allenatore: Moreno Longo
ESORDIO PER IL GIOVANE PORTIERE DELLA PRO ZACCAGNO Campione d’ITALIA con il TORINO nel 2015
Voglio iniziare il racconto di questa partita dando il giusto rilievo ad Andrea Zaccagno giovanissimo portiere della Pro, classe 97’ che giustamente Moreno Longo ha voluto presentare ai suoi ex tifosi quando fu protagonista vincendo il campionato Primavera e la Super Coppa Italiana l’anno scorso proprio in questo stadio contro la Lazio.
LA PARTITA
Un monologo granata con gli ospiti che faticano a contenere le cavalcate di dalla destra di Peres Acquah e Martine, dove in più occasioni Mammarella e compagni usano le brutte maniere per poterli fermare. E dunque un primo tempo molto dinamico giocato e affrontato con la giusta determinazione da entrambe le formazioni. A rompere però l’equilibrio e di conseguenza all’ottimo primo tempo del Torino dei ragazzi di Mihajlovic è stato Ljajic con una delle sue magistrali punizioni al minuto 7’ e purtroppo il giovane Zaccagno nulla ha potuto che, raccogliere la sfera da dentro la porta per il vantaggio del Torino. Al 25’ ancora protagonista il 10 del toro. Ljajic dalla bandierina dalla destra manda il pallone in area dove il più lesto è Martinez e di testa porta a due le reti del Torino. E’ un assolo granata dove funziona molto bene l’asse destra con Peres, Acquah e Martinez, a volte risultano devastanti per la difesa della Pro e per fermarli usano anche falli al limite del cartellino. Bene anche Barreca, che ha difeso con ordine e senza sbavature, bene anche alcune sue discese interessanti. Che dire, poco o niente Pro Vercelli che ad esclusione del 3’ minuto con il cross di Mammarella e girata di Mustacchio con palla alta sopra la traversa, con Padelli che è stato inoperoso poi, per tutto il primo tempo.
LA RIPRESA:
Subito Toro anche ad inizio secondo tempo. Al 50’ il Torino porta a 3 le marcature. Un bolide perfettamente all’incrocio dei pali di Bruno Peres, con l’azione del terzino brasiliano che nel recupera palla dopo un grande intervento di Zaccagno su Belotti, dal limite dell’area insacca alle spalle dell’incolpevole Zaccagno. Al 56’ accorcia la Pro Vercelli con Budel che trova Mammarella sulla fascia sinistra e con un cross al centro dell’area arriva la grande girata di La Mantia e buca Padelli. Forse la Pro Vercelli non ha mai creduto di poterla vincere questa partita, troppo rinunciataria, forse anche per la bravura del Torino, la rete di La Mantia ha riaperto le speranze ai ragazzi di Moreno Longo ma la superiorità dei granata è stata alla fine superiore e sena problemi tant’è che al minuto 88’ arriva l’euro gol di Boyè che dal limite di sinistro insacca all’incrocio nello stesso angolino dove all’inizio ripresa l’aveva messa Peres.
Bene molto bene il Torino di Sinisa Mihajlovic, che sta oliando in maniera energica per densità di gioco e con meccanismi che si iniziano ad intuire. E chiaro come la Pro Vercelli non è un avversario tecnicamente forte per poter parlare già di vero Toro, ma se questo è l’inizio i tifosi GRANATA hanno di che divertirsi da qui a poco più di sette giorni con l’inizio del campionato.