Mombello Di Torino (Piemonte) 27 gennaio 2016

Il Giorno più triste.

Il Giorno più triste

Commemoriamo oggi l’orrore del nazifascimo, per non “inciampare” in altre vittime domani

Oggi Torino, come tantissime città in Italia e nel mondo, celebra il Giorno della Memoria, per ricordare una delle pagine più buie del Novecento. Quest’anno purtroppo, per impegni di lavoro, non potrò partecipare alla cerimonia in Sala Rossa, ma, anche andando a Roma, stamattina il mio pensiero non può che andare alle vittime delle barbarie del nazifascismo. E mi soffermo su una delle decine di pietre d’inciampo che la Città ha voluto collocare sulle strade, per commemorarle. È la pietra incastonata in via Po 25, dedicata alla famiglia Valabrega: i coniugi Michele e Maria Irene e la loro figlia Stella.

Michele Valabrega, detenuto alle Nuove, venne deportato ad Auschwitz il 22 febbraio 1944, con il convoglio n°. 8, lo stesso di Primo Levi… Fu assassinato all’arrivo… Stessa sorte toccò alla moglie, Maria Irene Roscetti. La figlia Stella, invece, miracolosamente sopravvisse, dopo una detenzione ad Auschwitz, dove la marchiarono con il numero 75697, e, in seguito, al campo di concentramento di Bergen Belsen, liberato il 15 aprile 1945 dai soldati britannici.

Una storia familiare drammatica, come tante, troppe durante la guerra. Simile a molte altre che ancora accadono oggi nel mondo, figlie di guerre, violenze, estremismi e radicalizzazione dei conflitti. Fondamentale è quindi commemorare oggi le vittime del passato e lavorare, però, per una cultura dell’inclusione e del rispetto, per evitarne altre, per non “inciampare” un domani in nuove pietre…

Fonte: Fosca Nomis
Pres. Comm. Legalità Comune di Torino
Coordinatrice Avviso Pubblico Piemonte