Roma (Lazio) 16 marzo 2017

Discorso della Sindaca Raggi su sostenibilità ambientale

La sindaca Raggi da lezione ai politici italiani parlando correttamente in inglese

Sarei dovuta intervenire a New York alla Conferenza Women4Climate per rappresentare Roma nell’ambito del C40 Cities, la rete internazionale dei sindaci impegnati a realizzare politiche e programmi di sostenibilità ambientale. Come sapete il maltempo ha bloccato i collegamenti aerei ma ci tenevo a ringraziare gli organizzatori e lasciare un messaggio: Roma vuole diventare una città leader a livello mondiale sui temi dello sviluppo inclusivo e dell’ambiente.

Ringrazio gli organizzatori e tutti i partecipanti perché eventi come questi rappresentano un’opportunità di confronto e rafforzano la consapevolezza che le nostre generazioni hanno un ruolo attivo per la salvaguardia del nostro pianeta. Politiche sbagliate e cieche, che poco hanno a che fare con la capacità di agire per il bene comune, non devono trovare più spazio nella nostra società. Ma soprattutto vogliamo dire che è possibile pianificare un modello di sviluppo economico e sociale che coinvolga tutti, a tutte le latitudini e in tutti i continenti.

Sempre più donne sono alla guida delle città, mentre soltanto qualche decennio fa questo era inimmaginabile: significa che un cambiamento è già in atto. Un cambiamento che però va indirizzato bene. Diffido di chi predica la superiorità di un genere sull’altro – quale che sia il genere – e credo fermamente nel contributo che ogni persona, con la propria visione, può dare al benessere della collettività. Ecco, come donna, ritengo che noi amministratrici presenti qui oggi siamo chiamate a contribuire con la nostra visione attenta alla resilienza e alla capacità di assicurare lunghi periodi di pace e serenità puntando su lavoro collaborativo, saggia gestione e tenacia.

Le nostre generazioni hanno necessità di sognare un futuro migliore, fuggire il pessimismo di cui da anni è intrisa parte della nostra cultura. Per questo abbiamo al nostro servizio la tecnologia, la scienza. Mai come in questo periodo storico l’uomo ha avuto a propria disposizione così tanti strumenti per migliorare la propria esistenza. E dobbiamo farlo evitando di chiuderci nell’egoismo. Egoismo anche nei confronti delle future generazioni che da noi attendono le fondamenta sulle quali costruiranno la loro società. E che siano fondamenta solide e sane!

E’ quello che stiamo facendo a Roma. Tra gli obiettivi che ci siamo posti – una vera e propria rivoluzione ambientale della Capitale d’Italia – abbiamo deciso di inserire il Paesc ovvero il Piano di azione per l’energia sostenibile e per il clima. Stiamo predisponendo azioni sulla mobilità sostenibile e sull’efficienza energetica, sulla riforestazione e sui rifiuti che vogliamo chiamare “materiali post consumo” per un cambio di paradigma culturale, per un futuro sostenibile della nostra città e per dare opportunità di lavoro alle giovani generazioni. L’ambientalismo non deve diventare un “hobby per ricchi”, ma una opportunità di crescita. Questo messaggio dobbiamo diffonderlo nelle “periferie” del pianeta che, purtroppo, spesso noi stessi abbiamo contribuito a creare.

Il ruolo delle città è fondamentale ed indispensabile! Come donne che amministrano siamo molto impegnate a scegliere strade più sostenibili per governare il futuro. Le donne sono abituate a prendersi cura delle proprie famiglie e sanno che tutto ha valore. Per questo creeremo centri per il riuso, fabbriche per il riciclo, orti urbani e food forestry in città.

Solo se le città raggiungeranno questi obiettivi concreti di riduzione – e Roma vuole impegnarsi in questo – gli Stati potranno vincere la sfida. Dobbiamo ridiscutere e ridisegnare le nostre città a partire dalla mobilità, dalla riduzione dei rifiuti (ancora prima della differenziazione) rivedendo anche la progettazione degli oggetti, cominciando dalle materie prime e degli imballaggi; la ricerca scientifica ci propone oggi dei materiali innovativi e da fonti rinnovabili. Non possiamo continuare a dipendere dalle fonti fossili!
Le donne sindache – ma anche tanti nostri colleghi maschi – sono le prime ad essere impegnate nel favorire questo cambio di opinione pubblica. La politica dei Governi nazionali senza un quadro forte di governance sovranazionale, è continuamente tentata di rinviare le scelte, pur ritenute necessarie, per soddisfare gli interessi economici e sociali dello sviluppo. A Roma abbiamo deciso di fare delle scelte ora e subito con la redazione del Paesc, del Piano per la Gestione Sostenibile dei Materiali Post Consumo, del Piano del verde in città e quello per la Mobilità Sostenibile.

Oggi il clima cambia in modo preoccupante, accelerato e riscontrabile anche da parte dell’uomo comune. A livello scientifico vi sono le prove dell’incidenza sicura della attività umana in varie forme, in primo luogo per le emissioni eccessive di gas ad effetto serra (ma non solo). La questione che rimane sottesa è che il mutamento climatico incide unitariamente sulla biosfera in tutte le sue componenti, compresa quella umana.

Non è un caso che la società civile chieda maggiormente di partecipare, di essere informata. Le persone esigono di essere protette e di poter collaborare perché le sorti del clima sono legate alla loro vita.