Pescara (Abruzzo) 26 gennaio 2017

Monti Sibillini: volo di ricognizione rischio valanghe

Volo di ricognizione rischio valanghe sui Monti Sibillini con elicottero modello HH101 dell’Aeronautica Militare, con equipaggio tecnico composto da due Carabinieri Forestali del Coordinamento Territoriale Carabinieri per l’Ambiente per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini esperti neve e valanghe e due tecnici del Centro Funzionale Multirischi della Regione Marche.

I MONTI SIBILLINI:
I Monti Sibillini sono il quarto massiccio montuoso per altezza dell’Appennino continentale dopo Gran Sasso, Maiella e Velino-Sirente e si trova nell’Appennino umbro-marchigiano, lungo lo spartiacque primario dell’Appennino centrale, a cavallo tra Marche e Umbria, tra le province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Perugia, ospitando l’omonimo Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Con una lunghezza di circa 40 km, sono fondamentalmente costituiti da rocce calcaree, formatesi sui fondali di mari caldi. Le cime superano frequentemente i 2.000 m di altitudine, come la maggiore del gruppo, il monte Vettore (2.476 m s.l.m.), il Pizzo della Regina o monte Priora, il monte Bove e il monte Sibilla.

Dall’asse principale della dorsale appenninica degradano un versante orientale, caratterizzato da valli strette e orientate a Nord (le valli dell’Aso, del Tenna e dell’Ambro, e un versante occidentale in cui si rilevano tre caratteristiche depressioni ad alta quota denominate i Piani di Castelluccio (Pian perduto, Pian grande e Pian piccolo).

Dal massiccio dei Sibillini nascono i fumi Aso, Tenna, Ambro e Nera. Nel Parco sono situati il lago di Fiastra (artificiale) e, sotto la cima del Vettore, il lago di Pilato (1940 m.).