“Gli Amici di Enzo” è un’associazione, nata a Ravenna nel 1998 per iniziativa di alcune famiglie che hanno il desiderio di costruire un luogo educativo in cui i ragazzi possano avere, all’interno di un rapporto e dentro le circostanze, un’ipotesi positiva nell’affrontare la realtà tutta. Il Centro Polaris, inaugurato nel 2003, è un luogo EDUCATIVO e GRATUITO che combatte il disinteresse, l’assenza di iniziativa e l’apatia che i giovani vivono se privati di un coinvolgimento. Offre un servizio di aiuto allo studio gratuito e organizza uscite culturali, incontri su temi di attualità, momenti d‘incontro con esponenti del mondo culturale e convivenze di studio.
Gli obiettivi dell’Associazione sono:
1. Sviluppare il Centro educativo Polaris, luogo di accoglienza e di gratuità nel quale porre in essere una proposta educativa e di sostegno scolastico, per studenti delle medie inferiori e superiori, in particolare a sostegno di situazioni problematiche
2. Favorire, attraverso i laboratori dell’esperienza, la crescita della personalità del ragazzo, valorizzandone talenti e incentivandone creatività e senso di responsabilità
3. Educare i ragazzi alla criticità, come capacità di paragonare continuamente ciò che si fa e come si fa, con le proprie domande di felicità, di vero e di bello
4. Educare alla dimensione della carità, premessa per una reale e concreta cittadinanza attiva, attraverso proposte di volontariato e di solidarietà realizzate in collaborazione con le scuole e le istituzioni locali
5. Introdurre i ragazzi a percepire il legame fra la propria esperienza umana, fatta di esigenze e conoscenza, di verità, di curiosità, di bellezza, di pienezza, e lo studio, come principio di conoscenza di sé e del mondo
La sfida proposta ai ragazzi è quella di scoprire all’interno di tutte le cose che si trovano a fare (studio, tempo libero, amicizia, famiglia, ecc.) una bellezza e una positività spesso sconosciuta, per sconfiggere la frequente apatia e demotivazione di molti. Le attività, perciò, vengono realizzate (seguite e guidate) insieme agli adulti che sono parte integrante del metodo. Nello studio entra in gioco, poi, la libertà del ragazzo, la sua affezione, la sua capacità di comprendere le cose e dargli un senso. Perciò si prendono i ragazzi nel punto in cui sono e li si aiuta a fare un passo avanti nel loro cammino educativo. Da questa presa sul serio della libertà dei ragazzi, ne deriva una loro responsabilità concreta, come possibilità e “necessità” di rispondere a qualcuno di ciò che si fa. con le proprie domande di felicità.