Livorno (Toscana) 11 giugno 2014

La Comunità di Marciana Marina per Una Scuola per Mirandola

Marciana Marina (Livorno) – Sabato sette e domenica otto giugno, una delegazione dell’Associazione “Una Scuola per Mirandola” (web site: www.unascuolapermirandola.it) è stata invitata dalla “piccola” ma “grande” e tanto generosa ed ospitale comunità di Marciana Marina (Isola d’Elba), in occasione di una cena benefica, ideata ed organizzata dalla generosa famiglia Polmonari, i sig. Milena e Goffredo, che da sempre hanno mostrato la loro vicinanza verso l’ associazione mirandolese. Già negli anni passati infatti, la comunità isolana ha mostrato il loro impegno e ha donato il loro contributo, con l’acquisto di diverse copie del calendario associativi 2013 e 2014. Anche quest’anno, la famiglia Polmonari, insieme ai vari concittadini, non si è smentita, ed ha donato la somma di 1.210 euro, l’intero ricavato della cena, organizzata esclusivamente per l’associazione “Una Scuola per Mirandola”. Un evento organizzato con grande spirito d’iniziativa, con il contributo e l’aiuto di tutti, il tutto arricchito dall’ottima accoglienza ed ospitalità, accompagnato dalla degustazione dei prodotti tipici locali e dalla buona musica. Marciana Marina, un borgo marinaro, pittoresco, ricco di colori, di profumi,e sapori di un tempo cullato dalle splendide acque cristalline del mare … dal grande cuore solidale. L’intero Comitato Direttivo dell’associazione Una Scuola per Mirandola è rimasto entusiasto per l’ottima ospitalità e la solidarietà ricevuta, “Ringraziamo di cuore tutti gli amici isolani, gli amici Milena e Goffredo Polmonari, il Ristorante La Teresina, la Sig.ra Sonya, la Sig.ra Silvia (Hotel Imperial e Le Primule), Chiara (Acqua dell’Elba), Nena & Tomy, Lorenzo (Bar Roma), Conad di Marciana Marina, Bar Caffetteria Panelba, Yogurtino, Enoteca Battani, Bar La Palma, Enoteca Le Due Valli e tutti i negozianti che hanno donato un prezioso contributo. Un GRAZIE a quanti hanno partecipato alla cena. Alla comunità di Marciana, con affetto, grazie”. A cura di Antonella Pintus