Si è tenuta Cosenza, presso L’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale di Cosenza, l’assemblea sindacale provinciale del personale Docente e Ata per discutere dello Sciopero del 20 Maggio p.v. per il rinnovo del Contratto e della L. 107/2016 c.d. “buonascuola”.
Molti tra i Docenti e tra il personale Ata presenti, in una sala gremita in ogni ordine di posti e anche fuori.
Dibattute le ragioni dello sciopero per il mancato Contratto, fermo ormai al gennaio del 2009 e la perdita del potere di acquisto dei dipendenti del mondo Scuola. Docenti mortificati dalla Legge 107/2015 cosiddetta “buonascuola” che in realtà sta mettendo i Docenti l’uno contro l’altro e contro i Dirigenti Scolastici per via di uno dei suoi commi di una legge formata da un solo articolo (ma con 212 commi!!): il controverso bonus da assegnare a pochi Docenti a fronte di criteri stabiliti da un Comitato di valutazione presieduto dal Dirigente Scolastico, da 3 Docenti, 1 Genitore e 1 Alunno. Invece di ricevere circa 5000 euro di mancato rinnovo del contratto di lavoro (a fronte dei risicoli 14 euro di indennità di vacanza contrattuale in busta paga), senza considerare che negli altri Paesi europei lo stipendio è quasi il doppio, il Governo propone un aumento di appena 7 euro lordi al mese per tutti i Docenti e un bonus di circa 100 euro lordi al mese a circa il 10 per cento dei Docenti.
Per cui una scarsa considerazione del Governo per i Docenti che lede anche l’art. 36 della Costituzione: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”, che sono anche i principi di una libertà di insegnamento e non condizionata da bonus, o premi, o incentivi azzardati!
Gli altri 3 punti della controversa legge sono oggetto di raccolta firme per il Referendum; abrogazione del finanziamento alle Scuole del 5 per mille, l’alternanza scuola-lavoro obbligatoria per 200-400 ore per gli alunni nel triennio post attività didattiche, il potere dei Presidi di confermare o meno il Docente dopo i 3 anni.
Docenti che ormai a Scuola arrivano a fare circa 50 ore e d’estate forse si fermano solo tra il 25 luglio (dopo gli esami di stato) e rientrano già il 25 agosto per gli esami sui debiti formativi e per preparare il nuovo anno sempre con più impegni (altro che 3 mesi di ferie!!). Ma con gli stessi soldi e lo stress amplificato.
Una Scuola dell’infanzia relegata a fare da baby-sitter ai bimbi, con Maestre giudicate dalle Mamme solo per aver saputo pulire e cambiare la mutanda al bimbo, e non per le innumerevoli attività fatte in classe. Scuola dell’infanzia (alunni 0-6) mortificata anche da un Governo che non la vuole più Statale, ma che la vorrebbe Regionale.
Assemblea sindacale Docenti e Ata – Cosenza
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