E’ terminata con un ottimo secondo posto per “Isola Ambiente Apnea” la gara di pesca subacquea che si è svolta nei giorni scorsi nelle acque tirreniche di Maratea. A salire sul secondo gradino del podio del “IX memorial Andrea Scoppetta”, è stata la coppia formata da Vincenzo Piscitelli e Alessadro Rota, distaccati dal primo posti di soli 65 grammi. Fantastica la performance dei due atleti dell’associazione isolitana che hanno catturato ottime prede, soprattutto Saraghi e Corvine. I due giovani si sono distinti in mezzo ad atleti di categorie superiori: abituali ormai le prove di Piscitelli, che nel suo curriculum vanta già la partecipazione ad un campionato italiano e quest’anno è in buona posizione per riqualificarsi. Strepitosa e sempre più sorprendente, invece, la crescita di Alessadro Rota, il più piccolo della compagnia che sotto le direttive del direttore tecnico Raffaele Loprete sta letteralmente bruciando le tappe. La coppia è ormai un duo collaudato e all’interno dell’associazione c’è la speranza che presto uno dei due possa calcare il massimo palcoscenico nazionale, cioè il campionato italiano assoluto. L’ultimo della squadra a prenderne parte fu proprio l’attuale direttore Loprete. All’evento di Maratea hanno partecipato ben undici squadre diverse, provenienti da ogni parte d’Italia e nonostante la presenza di atleti di categoria superiore i giovani di Isola sono riusciti a distinguersi nettamente sfiorando la vittoria. In una lunga nota la stessa associazione, oltre che a congratularsi con i propri atleti, ha voluto sottolineare l’assenza di un “campo d’allenamento”: “Questi risultati arrivano nonostante il gravissimo handicap che costringe i nostri atleti a fare centinaia di chilometri per potersi allenare, in quanto le astruse regole dell’Area Marina Protetta proibiscono la pesca in apnea considerandola pericolosa e dannosa per la fauna marina alla stregua delle reti strascicanti e palamiti di migliaia di ami che sono, invece di tutti”. Da sempre, infatti, l’associazione Isola Ambiente Apena lotta per la chiusura, o comunque la limitazione di alcune regole, dell’AMP: “considerando il fatto che non è riuscita a risollevare le sorti del nostro territorio ne dal punto di vista turistico ne da quello di tutela del mare, sempre più impoverito a causa di altri tipi di pesca”.
Subacquea, Isola Ambiente Apnea conquista il secondo posto
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