Fino alla fine della seconda guerra mondiale, esisteva questa figura di donna, che girava per le case, con un grembiule di tela cerata, con le mani sformate dall’artrite, arrossate dai detersivi, piegata sulla conca di terracotta, che sfregava energicamente sull’asse di legno la pesante biancheria di lino, di canapa e di cotone e contemporaneamente diffondeva, senza acrimonia, pettegolezzi, annunci di nascite e di morti, racconti di tradimenti, di emigrazioni, di ritorni dalla guerra o dalla prigionia. Insomma il gossip dell’epoca .-
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