Reportage di Ignazio Russo********************************
Conclusa con successo la prima rassegna “Vivi Teatro” curata dall’associazione culturale teatrale “Nella Ciccopiedi” con il patrocinio del comune di Cariati. Una lunga e variegata rassegna che ha visto, sul palcoscenico della cittadina Ionica cosentina tante compagnie teatrali calabresi e non, con tante commedie prevalentemente in vernacolo: spaccati di vita, estremamente esilaranti, situazioni e storie, a volte paradossali che hanno incuriosito e divertito il pubblico accorso al Comunale di Cariati, ma che hanno anche offerto importanti spunti di riflessione e che hanno messo davanti, a volte, ai limiti, alle debolezze e alle miserie dell’animo umano. Le compagnie che si sono alternate “hanno più volte sottolineato l’importanza del dialetto, non da considerare una sotto lingua povera e volgare ma la testimonianza più viva della nostra storia o, per dirla alla Federico Fellini: l’espressione della fantasia. “Vivi teatro ” ha offerto anche momenti di grande suspense, con gli artisti della compagnia Anziteatro di Angri hanno rappresentato un bellissimo giallo di Agatha Cristhie, “Dieci piccoli indiani”, strepitosi interpreti di un’opera che ha tenuto la platea, col fiato sospeso fino all’ultimo secondo. E come dimenticare le intense emozioni dello spettacolo “#Iodamorenonmuoio”, tratto dall’omonimo libro dello scrittore e giornalista Arcangelo Badolati, accompagnato dalla straordinaria attrice Federica Montanelli. E, poi, serata d’onore con la star del teatro e del cinema italiano, il maestro Michele Placido, che ha incantato la platea del teatro comunale con il suo carisma e il suo ineguagliabile talento. Una ricca rassegna dunque sapientemente organizzata e realizzata grazie alla passione, alla competenza e all’amore per il teatro di tutti i componenti dell’associazione “Nella Ciccopiedi” e, in particolare, del suo direttore artistico e presidente Francesco Filareti. Sono stati proprio laro a chiudere, l’altra sera, questa prima rassegna, con una delle opere più belle del panorama teatrale italiano: Miseria e Nobiltà del grande commediografo partenopeo Eduardo Scarpetta, con la regia e l’adattamento del testo di Miriam Crivaro, il tutto realizzato dagli interpreti: Miriam Crivaro, Francesco Filareti, Maria Elena Ciccopiedi, Tiziana Morelli, Romualdo Ciccopiedi, Daniele Filareti, Sonia Crivaro, Remo De Marco, Cristofaro Zolli, Enrico Cappa, Samuele Filareti, Mariateresa Pattavina e Leonardo Rizzo. Scenografie: Cristofaro Zolli, sartoria: Anna Rizzuti e service audio/luci: Francesco Fiorito. Miseria e nobiltà è una commedia comica ma con risvolti grotteschi, perché il tema di fondo, che rimane sempre attuale, è la fame. La pìece, ha come protagonista Felice Sciosciammocca, celebre maschera di Eduardo Scarpetta, e la trama gira attorno all’amore del giovane nobile Eugenio per Gemma, figlia di Gaetano, un cuoco arricchito. Il ragazzo ha però paura di non ottenere il consenso alle nozze, da parte della sua nobile famiglia perchè Gemma è la figlia di un cuoco. Eugenio si rivolge quindi al salassatore Pasquale per trovare una soluzione. Pasquale e Felice, un altro spiantato, assieme alle rispettive famiglie, s’introdurranno a casa del cuoco fingendosi i parenti nobili di Eugenio. La situazione s’ingarbuglia poiché il padre di Eugenio, il vero Marchese Favetti, è innamorato della ragazza, al punto di frequentarne la casa sotto le mentite spoglie di Don Bebè. Il figlio, scopertolo e minacciatolo di rivelare la verità, lo costringerà a dare il suo consenso per le nozze. La miseria resta miseria e la nobiltà non esiste.
Cariati: Conclusa con successo la rassegna “Vivi Teatro”
Pubblicato in Arte e Cultura |