Servizio di Ignazio Russo
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I tempi moderni ci impongono il consumo della famosa colomba, durante le festività pasquali. A Cariati ancora resiste, per fortuna, la tradizione domestica di preparare, nella settimana Santa, i dolci di Pasqua. Di queste prelibatezze, ogni famiglia ne custodisce gelosamente la propria ricetta, che si tramanda da generazioni. Questi dolci hanno diverse forme: cesto, cuore, treccia, ferro di cavallo, bambolina, ciambelline, gallina, pesce o iniziali dei nomi delle persone cui si vogliono regalare, come buon augurio. La bambolina con l’uovo al centro è quella più antica, rappresenta la resurrezione del Signore e, nei tempi lontani, veniva portata in chiesa per essere benedetta durante la notte Santa. Se questo dolce tipico tradizionale si è tramandato, attraverso i secoli, è anche per la sua bontà e varietà, gradito a tutte le ore, come spuntino veloce o merenda per i bambini. La cucina cariatese in genere è legata a molteplici tradizioni ed è strettamente rapportata alla vita spirituale e religiosa, vincolata a ricorrenze antichissime ed è in questo contesto che si inseriscono a pieno titolo questi dolci a voler simboleggiare la fine del digiuno della Quaresima.