DIARIO DEL PELLEGRINAGGIO NELLA CITTA’ DI CASCIA CURATO DA IGNAZIO RUSSO
PARTENZA DELLA COMUNITA’ CARIATESE PER CASCIA
La notte di lunedì 19 maggio la delegazione istituzionale cariatese, guidata dal Sindaco Filippo Sero e dal parroco don Angelo Bennardis, con il presidente del Consiglio Comunale di Cariati, Cataldo Minò; la consigliera di minoranza, Filomena Greco; lo storico, Franco Liguori; la cittadina delegata alla cultura, Assunta Trento; il comandante della Polizia Municipale, Pietro De Luca; il vigile gonfaloniere Francesco Gentile, assieme alla comitiva dei fedeli cariatesi e del territorio ionico, la sera del 19 maggio, è partita alla volta di Cascia, per continuare il gemellaggio iniziato a Cariati nell’aprile scorso. Ad attendere la rappresentanza cariatese, la mattina di martedì 20 maggio, c’erano il Sindaco di Cascia Gino Emili e padre Mario De Santis, rettore del Santuario di Santa Rita di Cascia.
VISITA ALLA CITTA’ DI CASCIA
La mattina del 20 maggio la cittadina umbra di Cascia, patria di Santa Rita, ha visto aggirarsi per le stradine del suggestivo borgo medievale, incastonato tra le montagne della Valnerina, una nutrita comitiva di fedeli venuti da Cariati, la cittadina della Calabria jonica che, quest’anno, si è gemellata con la città di Santa Rita. Calorosa è stata l’accoglienza riservata ai Cariatesi dai Casciani, principalmente dal sindaco Gino Emili e da Don Mario De Santis, rettore del Santuario di S. Rita, che ha fatto da guida preziosa e qualificata nella visita al monastero dove Santa Rita visse santamente, da monaca agostiniana, per 50 anni, fino alla morte, avvenuta il 22 maggio del 1457.
INCONTRO ISTITUZIONALE AL COMUNE DI CASCIA, TRA LE DUE DELEGAZIONI GEMELLATE
Il pomeriggio del 20 maggio ha avuto luogo, nella sala consiliare del Municipio di Cascia, il primo incontro istituzionale tra la delegazione di Cariati e le autorità umbre, con a capo il sindaco Gino Emili, l’assessore Monica Del Piano, il capogruppo della minoranza Antonio Mattei e la consigliera Luisa Di Curzio, per rinsaldare il gemellaggio di fede e di pace tra le due città, anche attraverso lo scambio dei doni e lo scambio dei saluti fra i due sindaci, che hanno evidenziato con soddisfazione l’ottima riuscita dell’iniziativa del Gemellaggio. Il sindaco di Cascia Gino Emili, nel fare gli onori di casa ha tenuto a precisare che “ E’ un piacere accogliere la delegazione di Cariati, perchè la loro presenza è dettata dall’amicizia che si sta saldando tra le due comunità e tra le due amministrazioni civiche”. Ha, poi, affermato di essere rimasto soddisfatto dell’accoglienza ricevuta a Cariati. Ha preso la parola Filippo Sero per affermare che “Abbiamo ricevuto un’accoglienza e un calore che ha suscitato grande emozione da parte di tutti. Ringrazio ancora una volta l’amministrazione comunale di Cascia, padre Mario De Santis e Mons. Santo Marcianò che da Arcivescovo della Diocesi Rossano-Cariati aveva fortemente voluto questo evento. Molto apprezzato, poi, è stato l’intervento dello storico cariatese Franco Liguori che ha illustrato le origini del culto di S. Rita nella cittadina jonica, introdotto, ai primi del Novecento, nella parrocchia di S. Maria delle Grazie, all’epoca chiesa di riferimento dei pescatori del borgo marinaro. Liguori ha evidenziato, inoltre, le analogie tra le due città gemellate, Cascia e Cariati, “due cittadine” – egli ha detto – “accomunate da un passato storico molto simile”, perché “entrambe sorte in età medievale ed entrambe ricche di antiche chiese e palazzi gentilizi “.
CONFERENZA SUL “RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE DI SANTA RITA DA CASCIA”
La sera del 20 maggio si è tenuta, nella Sala della Pace una conferenza stampa con la presentatrice televisiva Benedetta Rinaldi sul “Riconoscimento Internazionale di Santa Rita da Cascia” Nel corso della serata sono state indicate per il riconoscimento 2014 le signore:
-Elisabetta Parmegiani, per aver non solo perdonato ma anche pregato per Francesco che ha abusato di sua figlia Carla, lasciandola in fin di vita senza soccorrerla, in mezzo alla neve vicino l’Aquila.
-Mariella Cantamessa, per aver perdonato chi ha investito e ucciso sua figlia Eleonora, insieme all’indiano che stava soccorrendo, lungo la strada di Trescore Balneario in provincia di Bergamo.
-Eleonora Cantamessa (alla memoria), per la sua giovane vita vissuta e donata interamente con amore al prossimo.
-Maria Teresa e Ruggero Badano, per aver accompagnato, insieme al suo sposo Ruggero Badano, il lungo e doloroso cammino verso il Cielo, della figlia Chiara Luce, beatificata il 25 settembre del 2010 nel Santuario del Divino Amore a Roma.
-Anna Maria Brizzi, per aver vissuto, sulla scia di S. Rita, con grande forza d’animo e una fede salda, l’autismo di suo figlio Michele e la perdita di suo marito Enio. Ancorata in Dio e in Santa Rita trova tuttora tempo e spazio per dedicarsi anche al volontariato Parrocchiale.
VISITA DELLA ROCCIA E DELLA CASA DI SANTA RITA A ROCCAPORENA DI CASCIA
La mattina del 21 maggio a Roccaporena di Cascia, il paese natio di Santa Rita, la comitiva ha scalato il monte per far visita allo scoglio: una roccia ove secondo la tradizione la Santa pregava intensamente, tanto da lasciare impresse le impronte delle ginocchia e dei gomiti. Lo scoglio si trova sulla sommità di uno sperone roccioso, a circa 120 metri di altezza rispetto alla base della valle. Nel 1919 la roccia fu incorporata in una cappellina, ricostruita nel 1979 in seguito ad un terremoto. Si accede al monte attraverso un sentiero che s’inerpica dal fondo valle fino allo Scoglio. A valle si trova, poi, la Casa di Santa Rita, con l’annesso Orto del Miracolo, dove nell’inverno del 1457 sbocciò una rosa e maturò un frutto di fico.
ARRIVO DELLA FIACCOLA DELLA PACE A ROCCAPORENA
Nella mattinata del 21 maggio a Roccaporena di Cascia, il paese natio di Santa Rita, la comitiva ha assistito all’arrivo della fiaccola della pace, realizzata in legno di ulivo, dall’artista cariatese Alfonso Caniglia, proveniente da Cariati, portata da atleti di Cascia e da Antonio Fuoco, il giovane campione cariatese, pilota della scuderia Ferrari, per accendere il tripode votivo posto di fronte al Santuario. Il sindaco di Cariati, Filippo Sero, durante il suo breve intervento ha detto che “Santa Rita è l’emblema di una santità semplice, silenziosa e umile. Una santità che nell’operosità e nella preghiera si conferma e si conquista quotidianamente. Dobbiamo recuperare quest’operosità. La capacità di ascoltare senza pregiudizi sapendo che è nel rapporto con l’altro, e quindi con la comunità che l’individuo realizza la più vera e intima essenza della propria umanità. Nell’accendere il tripode votivo e nell’alimentare la fiamma con l’olio – ha concluso il Sindaco – che è il prodotto della nostra fatica e della nostra terra, riaccendiamo la nostra speranza di un futuro di pace e di prosperità per noi e per tutte le comunità del mondo che sentiamo oggi qui presenti in un abbraccio ideale. Di rimando il sindaco di Cascia, Gino Emili ha dichiarato che “ A Cascia batte un cuore calabrese. La nostra vicinanza a questa meravigliosa parte d’Italia, si è manifestata anche nello scorso mese di aprile, quando la delegazione casciana è stata ospite a Cariati, dove è stata accesa la fiaccola che oggi è giunta nella nostra Città. Noi gente di montagna – ha concluso il Sindaco di Cascia – abbiamo vissuto la vertigine degli orizzonti aperti dello splendido mare calabrese. Sono certo analoghe emozioni avete provato voi, amici di Cariati, giungendo qua, con questi nostri orizzonti chiusi dalle montagne.
VISITA AL ROSETO DI CASCIA E MESSA A DIMORA DI NUOVE PIANTINE DI ROSA
A mezzogiorno del 21 maggio la comitiva si è portata al Roseto di Cascia, per assistere alla messa a dimora di nuove piantine di rosa, da parte del Sindaco di Cariati Filippo Sero, del Presidente del Consiglio Comunale di Cariati, Cataldo Minò, del Sindaco di Cascia Gino Emili e di Elisabetta Parmegiani, Mariella Cantamessa, Maria Teresa e Ruggero Badano, Anna Maria Brizzi, premiati con il “Riconoscimento internazionale di Santa Rita”.
CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA E CONSEGNA DELLE PERGAMENE
Durante il pomeriggio del 21 maggio, la delegazione ha assistito, nella Basilica di Santa Rita, alla solenne concelebrazione eucaristica dei frati agostiniani e al messaggio del padre generale dell’ordine Aleandro Moral Anton. Dopo la concelebrazione eucaristica sono stati consegnati, nella Basilica di Santa Rita, gli attestati del Riconoscimento Internazionale alle donne che hanno imitato le virtù della santa casciana: Elisabetta Parmegiani, Mariella Cantamessa, Maria Teresa e Ruggero Badano e Anna Maria Brizzi. Filomena Greco, consigliere comunale e rappresentante dell’Azienda IGRECO ha donato un’ampolla con l’olio realizzata da Jureka Srl di Cariati e Neon Sila di Cosenza, consegnata poi dalla stessa GRECO e dal Sindaco Sero alle suore agostiniane. Per un anno l’olio de IGRECO arderà nella lampada di Santa Rita.
ARRIVO DELLA FIACCOLA A CASCIA
La serata del 21 maggio è iniziata con la sfilata dei gonfaloni e dei sindaci della Valnerina, che hanno preceduto l’arrivo della fiaccola sul sagrato della Basilica di Cascia, portata sempre da atleti di Cascia e da Antonio Fuoco, per accendere il tripode votivo, scortati da motociclisti della Valnerina e dell’Umbria. Ad accendere il fuoco nel tripode votivo sistemato all’ingresso della basilica, è stato il sindaco di Cariati, Filippo Sero, alla presenza dell’arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo e di autorità giunte da tutta l’Umbria, tra cui il prefetto di Perugia, Antonio Reppucci, già prefetto di Cosenza e, poi, di Catanzaro, che si è piacevolmente intrattenuto con la comitiva dei Cariatesi presenti a Cascia. Il Sindaco di Cariati nel suo intervento ha voluto ribadire che “Questo gemellaggio rappresenta per noi un’esperienza di intima riscoperta dei valori e di idealità che sottostanno all’abbraccio tra le nostre comunità. Quei valori come il perdono, la riconciliazione e la pace, che in questo luogo si respirano e si colgono in ogni angolo, in ogni pietra e in ogni sguardo. È un’atmosfera, quella nella quale ci troviamo che non solo ci riconcilia con la nostra funzione – ha continuato Sero – di rappresentanti istituzionali e politici, in un momento in cui questo compito risulta particolarmente gravoso, ma, che ci riconferma nella convinzione che queste, pur nella loro indispensabile laicità, devono essere capaci di intraprendere, non solo le esigenze più immediate e materiali della comunità, ma anche quei sentimenti profondi e intimi che fanno la nostra identità collettiva. Quella profonda spiritualità cristiana che è parte fondante del nostro essere comunità nazionale. In questa terra affondano le radici dell’Italia. Un Paese – ha concluso il primo cittadino di Cariati – che mai come in questo momento rischia di perdere il contatto con se stesso proprio perché sembra aver smarrito la consapevolezza delle proprie radici, degli ideali, laici si, ma anche e ancora prima cristiani della solidarietà, della pace e della riconciliazione”.
CORTEO STORICO E PROCESSIONE DI SANTA RITA
Nella mattinata del 22 maggio, sul sagrato della Basilica, migliaia di fedeli, provenienti da ogni parte d’italia, hanno assistito all’arrivo della processione da Roccaporena, alla quale si è unito il corteo storico con i tradizionali costumi quattrocenteschi. Poi è seguito il solenne pontificale presieduto dal Cardinale James Michael Harvey, Arciprete della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura a Roma. Nella piazza antistante la basilica, gremitissima di pellegrini d’ogni parte d’Italia e del mondo, svettava, accanto a quello di Cascia, il gonfalone della Città di Cariati. Veramente una bella pagina di storia civile e religiosa, quella scritta dalle due città gemellate, all’insegna dei valori della pace e della riconciliazione, come hanno sottolineato i due sindaci, nei loro interventi. La mattinata si è conclusa con la benedizione delle rose e la supplica a Santa Rita davanti la sua urna. Filomena GRECO, consigliere comunale di Cariati e rappresentante dell’Azienda IGRECO ha donato un’ampolla con l’olio realizzata da Jureka Srl di Cariati e Neon Sila di Cosenza, consegnata poi dalla stessa GRECO e dal Sindaco SERO alle suore agostiniane. Per un anno l’olio de IGRECO, quindi, arderà nella lampada di Santa Rita.