Reggio Calabria (Calabria) 08 luglio 2018

Lazzaro, rifiuti dai monti al mare

Lazzaro, il controllo del territorio deve essere una priorità per le Istituzioni
Alcuni cittadini lamentano la presenza di rifiuti situati a ridosso della spiaggia di Lazzaro, via Ottaviano Augusto, poco prima del Torrente Oliveto, che creano loro disagi e preoccupazioni per la loro salute. Riferiscono di aver segnalato la criticità ad alcune Istituzioni.
Intorno alle ore 17,30 dello scorso 26 giugno mi sono recato sul posto e ho riscontrato che le doglianze rappresentate appaiono giustificate.
Invero, alla via Ottaviano Augusto di Lazzaro poco prima di arrivare al Torrente Oliveto, lato mare dove c’era un lungo e alto muro demolito dalle mareggiate è stato realizzato un terrapieno lungo circa 100 metri, costituito, per quanto possibile osservare, da materiale terroso, scarti edilizi, piccole porzioni di manto stradale sparsi anche sulla spiaggia, mattoni pieni, bottiglie di plastica e di vetro, lattine metalliche, vegetazione e rifiuti arborei prodotti dalla manutenzione del verde, ecc.
Parte di materiale terroso e parte di rifiuti sono stati mobilizzati dalle acque piovane durante i recenti temporali e si sono riversati sulla spiaggia, unitamente a bottiglie di vetro e della terra fangosa che ha preso il posto della sabbia.
In caso di mareggiata possiamo dire, senza timore di sbagliare, che tutto il terrapieno verrà raggiunto e portato via dalle onde del mare. Già parte di rifiuti riversatisi sulla spiaggia sono stati portati via durante l’alta e bassa marea che ha anche eroso il terrapieno.
Vi è di più, durante le giornate di vento si crea per i bagnanti una situazione pregiudizievole dovuta alla polverosità
Oltre alle criticità che lo stato dell’arte determina, non è certamente una bella immagine che si offre ai visitatori, soprattutto in una zona costiera di notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939 n.1497, come decretato con D.M. 10 febbraio 1974, quindi sottoposta a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa.
Alla luce di quanto sopra, visto il disinteresse delle Istituzioni locali preposte al controllo del territorio, abbiamo chiesto al Comando della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria di voler individuare i soggetti responsabili e intimare loro la immediata rimozione e lo smaltimento dei rifiuti e previa caratterizzazione il conferimento in discarica autorizzata e conseguente sanificazione dei luoghi, secondo le norme di legge vigenti.
Per quanto riguarda le criticità ambientali dobbiamo registrare uno scarso controllo del territorio da parte delle forze dell’Ordine.
Ci è gradita occasione per rinnovare alla spettabile Capitaneria di Porto di Reggio Calabria il nostro apprezzamento e ringraziamento per l’impegno profuso e l’attenzione che il personale, tutto, riserva alla tutela dell’ambiente marino, alla sicurezza della navigazione e alla salute e sicurezza dei bagnanti.

Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”