18 Aprile 2016, via Cesurni, prima di arrivare alla mega-discarica dell’ex polverificio Stacchini, si mostra così: una anticamera dei 60 ettari di ‘inferno’ che si trova dopo la cancellata, tanto per ‘adattarsi’ a quanto si trova prima dell’aldilà. Crescono a vista d’occhio gli sversamenti, senza tregua e senza controllo ( e senza bonifica)
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