Una mostra promossa da Comune di Forlimpopoli , MAF – Museo Archeologico Civico di Forlimpopoli “Tobia Aldini” e SMA-Sistema Museale di Ateneo dell’Alma Mater Studiorum-Università degli Studi di Bologna e a cura di Maria Giovanna Belcastro, Silvia Bartoli e Mirko Traversari
Sabato 17 novembre 2018 alle ore 17.00 nella suggestiva cornice del Teatro “Giuseppe Verdi” si terrà l’inaugurazione della mostra allestita al Museo Archeologico Civico “Tobia Aldini”.
Visite guidate a cura di RavennAntica-Fondazione Parco Archeologico di Classe
Mangiare è vitale, è conviviale, è buono, è bello. Dalla necessità alla sublimazione – la storia dell’uomo e della sua alimentazione attraverso una documentazione insolita: ossa, denti, semi e piante. L’uomo circa 10.000 anni fa attua la più grande rivoluzione di tutti i tempi. Cambia radicalmente il suo rapporto con l’ambiente, con gli animali, con le piante, con i suoi simili, cambia radicalmente la sua visione del mondo. Tutti noi (o quasi) oggi siamo eredi di quei cambiamenti. Da lì siamo partiti per arrivare oggi alle nuove transizioni tecnologiche.
Ci sono cibi antichi e cibi moderni, cibi consueti e cibi insoliti, cibi consentiti e cibi proibiti, cibi sani e cibi dannosi alla salute, cibi semplici e cibi trasformati, ma tutti ricavati da piante, semi, radici, tuberi, terra, piccoli e grandi animali, uomini!….anche uomini. L’antropofagia ha attraversato tutta la storia dell’uomo per fame, per odio, per amore, per caso, per celebrare momenti speciali e importanti…
La mostra, allestita presso il Museo Archeologico Civico “Tobia Aldini” di Forlimpopoli, si colloca nell’ambito istituzionale del 2018 quale Anno del Cibo italiano, sancito dal MIBAC con formale direttiva. L’esposizione illustra come si può ricostruire la dieta nelle popolazioni del passato attraverso l’esposizione di pezzi originali e di pannelli esplicativi,