San Lucido (Calabria) 07 novembre 2018

L’Italia è diventata un paese razzista? Se n’è parlato per le recenti notizie di aggressioni contro neri e stranieri

Nelle ultime settimane una sequenza di aggressioni violente a danno di neri, rom e stranieri ha occupato le prime pagine dei giornali italiani. Uno dei casi più gravi è stato quello di una bambina rom colpita alla schiena da un proiettile sparato da una pistola ad aria compressa, lo scorso 18 luglio. Oggi la bambina rischia lesioni permanenti alla spina dorsale. l giornalista Luigi Mastrodonato ha messo insieme 33 aggressioni a sospetta matrice razziale o xenofoba avvenuti negli ultimi due mesi e li ha inseriti in una mappa: cliccando su ciascun segnaposto si possono leggere i dettagli di ciascuna aggressione (cliccando in alto a sinistra c’è la legenda, che spiega i diversi colori dei segnaposto). Molti altri in questi giorni hanno iniziato a chiedersi se l’Italia non sia diventata un paese razzista e intollerante. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha detto che «non esiste alcuna emergenza» e che, in ogni caso, la colpa è della «immigrazione di massa permessa dalla sinistra negli ultimi anni». Anche il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha detto che non c’è alcuna emergenza, mentre per il quotidiano La Verità «è il Pd che istiga all’odio razziale». Secondo Il Giornale, «non c’è emergenza xenofobia» e «il trend di aggressioni e di atti discriminatori nei confronti di extracomunitari si mantiene costante di anno in anno». Al centro dello scontro sembrano esserci quindi i numeri e le statistiche sulle aggressioni subite da stranieri o persone che semplicemente appaiono diverse, con le forze di maggioranza che sostengono che i crimini d’odio non siano affatto aumentati e i partiti di opposizione e una parte della società civile che sostengono il contrario. Non è facile stabilire chi ha ragione e, in ogni caso, contare il numero di aggressioni non è una misura sufficiente per concludere se e