Un ragazzo di 24 anni è stato preso a calci e pugni durante una partita di calcio. Ha battuto la testa. A Roma un giovanissimo arbitro è stato aggredito durante una partita di Promozione tra Virtus Olympia San Basilio e Atletico Terrenova. L’Associazione italiana arbitri, nella figura del suo presidente Marcello Nicchi, ha deciso che nessun arbitro scenderà in campo questo fine settimana in tutti i campionati dilettantistici laziali. Stop, non si gioca. H a fatto bene l’Aia a sospendere tutte le partite e accendere i riflettori su questa assurda vicenda tutta italiana.
Questo episodio – non un fatto raro: ogni anno sono oltre 500 i casi di aggressioni ad arbitri sui terreni dilettantistici e giovanili – ci insegna una cosa: i nostri giovani non sanno perdere. E gli adulti non fanno niente in merito, non c’è la cultura della sconfitta come naturale processo per migliorarsi, la sconfitta è colpa, la sconfitta è disonore.
Non si insegna sui campi di calcio che si può anche perdere, che la partita non è altro che la fine dell’allenamento settimanale in cui mettiamo in pratica ciò che abbiamo appreso durante la settimana.