Roma (Lazio) 27 novembre 2018

DON’T KILL 1938 di Fabrizio Dusi alla Casa della Memorai e della Storia di Roma

DI SILVANA LAZZARINO E A CURA DI VITTORIO BERTOLACCINI
L’opera dell’artista evoca il drammatico tema delle leggi razziali, emanate dal regime fascista nel 1938.
L’arte di questi ultimi anni nel veicolare messaggi legati all’uomo e alla storia può diventare occasione di riscatto. Come riscatto umano e sociale nell’evocare il drammatico tema delle leggi razziali emanate dal regime fascista nel 1938 culminate nel tragico epilogo della Shoah, l’arte trova un significativo riferimento nell’opera di FABRIZIO DUSI (Sondrio nel 1974) attivo a Milano dove vive e lavora. Alla sua installazione DON’T KILL 1938, sul tema delle leggi razziali è dedicata una mostra a Roma alla Casa della Memoria e della Storia promossa da Roma Capitale- Assessorato alla Crescita culturale e curata da Chiara Gatti, aperta dal 29 novembre 2018 al 1 febbraio 2019. L’opera parte da un grande arazzo che riproduce la prima pagina di un giornale dell’epoca con una serie di scritte in ceramica e neon che passano da positive e colorate, simboli di una vita quotidiana normale, a negative e tutte di colore giallo, simboli invece della discriminazione contro la popolazione di religione ebraica e del suo tragico epilogo con la Shoah. L’artista ha voluto tenere in vita la memoria di esistenze cancellate, concentrandosi su poche e lapidarie parole che evocano però un grande affresco della condizione umana. L’arazzo con il titolo cubitale ricorda cosa è accaduto 80 anni fa in Italia e sottolinea la divisione tra il prima e il dopo. Come afferma l’artista “Il nostro passato deve essere da monito per il nostro presente e non ci deve mai lasciare indifferenti”- All’inaugurazione il 29 novembre alle 18.00 Insieme all’artista interverrà Aldo Pavia, Presidente ANED.
Silvana Lazzarino