Domenica 23/12/2018 abbiamo fatto un blitz tra le macellerie del Salone di Padova e abbiamo assistito ad un inferno dantesco di cadaveri appesi di ogni specie, tra maialini da latte squartati, vitelli, agnelli, anatre e galline appese per le zampe, con le loro testine penzolanti e gli occhi spalancati, arti mozzati, lingue di manzo, interiora in bella mostra, il tutto avvolto da un odore nauseante di sangue e carne morta.
Abbiamo mostrato immagini che dovrebbero essere appese fuori da queste macellerie, ma che fanno di tutto per non mostrare.
Anzi parlano di ‘benessere animale e allevamenti etici, mostrano disegni di mucche sorridenti ed improbabili maiali felici di essere affettati.
Le reazioni delle persone sono svariate.
Noi non accettiamo per principio nessuna provocazione, ma molti ci hanno osteggiato, dicendoci di ‘andare a lavorare’ ( non ci paga nessuno per difendere gli animali e lavoriamo tutti durante la settimana), insultandoci e dicendoci di ‘andarcene’.
Il ‘premio coerenza’ lo abbiamo assegnato ad un medico che si è fermato a dirci che, senza carne, non si poteva vivere.
Di fronte alla nostra preparazione sulla sintesi proteica, a differenza della sua, ha cambiato versione sostenendo che ‘toglievamo posti di lavoro’.
I lavori sono sempre cambiati nel corso dei secoli; noi continueremo a mostrare ciò che la zootecnia vuole tenere nascosto e ciò che a molti fa comodo continuare ad ignorare, per pigrizia ed insensibilità.
A Natale sono tutti più buoni… a vederli oggi non si sarebbe detto.
Più che un Natale per molti sarà un Mortale.
Davanti a noi sfilava imbarazzata tanta brutta umanità.
I migliori sono venuti a mostrarci la loro spesa nell’unico negozio etico sotto il Salone, che vende burger vegani e tante meravigliose creazioni di verdure.
Perché festeggiare senza cadaveri con allegria si può, ed è solo smettendo di uccidere che si potrà veramente festeggiare una nascita.