DI SILVANA LAZZARINO A E A CURA DI VITTORIO BERTOLACCINI
La mostra negli spazi del Casino dei Principi della Villa ripercorre l’iter artistico di un uomo che non solo fu grande pittore, ma anche intellettuale e politico.
Tra figurazione e astrazione verso una costante sperimentazione si muove l’arte di ALBERTO BARDI (Reggello, 8 ottobre 1918 – Roma, 29 luglio 1984). tra i protagonisti più interessanti dell’arte del Novecento. Alla sua opera è dedicata l’antologica “DISCRETO CONTINUO – ALBERTO BARDI. DIPINTI 1964 – 1984” in corso a Roma presso gli spazi del Casino dei Principi di Villa Torlonia fino al 31 marzo 2019. Promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività culturali, della Regione Lazio e dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata, l’esposizione ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica. Curata da Claudia Terenzi in collaborazione con l’Archivio Alberto Bardi, la mostra riunisce oltre settanta opere che ripercorrono la sua attività volta alla sperimentazione, cogliendone le fasi più significative. Viene evidenziato il cambiamento stilistico formale del suo lavoro procedendo da un’iniziale fase figurativa ad un periodo in cui le figure si scompongono con pennellate più rapide e aggressive, fino alla svolta in cui si evince una pittura astratto- geometrica basata sulla proiezione di forme essenziali in cui i colori riacquistano la propria funzione primaria. In particolare negli anni Settanta predilige uno stile astratto libero da condizionamenti o modelli verso un rinnovamento anche nella scelta delle tecniche. Sono di questi anni le “textures” ottenute attraverso un sistema di matrici pastellate.
Silvana Lazzarino