Non era esattamente un politico al di sopra di ogni sospetto. Tutt’altro. E non tanto per il certificato penale che ancora oggi è illibato. A pesare su Paolo Ruggirello era soprattutto una storia ingombrante, fatta di sospetti, ombre e arricchimenti talmente veloci da finire persino al centro di interrogazioni parlamentari. È la storia della sua famiglia, una vera e propria dinasty di provincia che si sviluppa in un territorio difficile e pericoloso come la provincia di Trapani: terra di mafia, misteri e massoneria. Una storia che già dieci anni fa i giornali locali mettevano in prima pagina con un titolo eloquente (“Ombre sui Ruggirello”) e che torna d’attualità adesso che il politico del Pd è finito agli arresti con l’accusa di associazione mafiosa.
Sicilia, arrestato il ras delle preferenze Pd Ruggirello, volto della campagna di Renzi
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