Roma (Lazio) 06 maggio 2019

Roma, la Real Academia de España e la mostra “L’ultimo Espaliú” fino al 2 giugno 2019 in Piazza S. Pietro in Montorio, 3

SILVANA LAZZARINO E A CURA DI VITORIO BERTOLACCINI
Tra i più affermati artisti della Spagna tra gli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso PEPE ESPALIÚ (Cordova 1955-1993) ha restituito le emozioni della vita soffermandosi su tematiche legate all’identità al concetto di doppio, all’Aids e alla morte. Dalla pittura al disegno, dalla scultura alla performance, fino alla poesia, l’artista andaluso che fu borsista della Real Academia de España en Roma negli anni 1992-1993, restituisce i dubbi che attraversano il pensiero dell’uomo tra paure e bisogno di certezze, smarrimento del proprio essere e ricerca di verità. Per la prima volta in Italia la Real ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA gli dedica una mostra “L’ULTIMO ESPALIÚ” fino al 2 giugno 2019. Organizzata dalla Real Academia de España en Roma con l’Acción Cultural Española (AC/E) e curata da Xose Prieto Souto, Rosalía Banet e Raffaele Quattrone, la mostra attraverso 19 opere tra sculture, disegni, ed una serie di documenti originali dell’epoca provenienti da divers imusei tra cui il Museo Nacional Reina Sofía (Madrid), il Centro Andaluz de Arte Contemporáneo (Siviglia) e il Centro de Arte Pepe Espaliú (Cordova) si sofferma in particolare sul tema dell’Aids e della morte. Quest’ultima è presente nelle sculture di “Carrying” con le forme chiuse che rimandano a feretri. Da sottolinere la presenza di una selezione di opere e materiali di archivio sull’attività artistica che Espaliú sviluppò in diverse città europee negli ultimi anni della sua vita, quando malato di Aids e presente in diversi reportage televisivi, realizza lungo le strade di Madrid la sua più famosa performance: “Carrying” in un percorso che dalla Camera dei Deputati arrivava al museo d’arte moderna e contemporanea Reina Sofía.
Silvana Lazzarino