Napoli (Campania) 13 maggio 2019

Domani la presentazione “Di gelo e di fuoco”, alla Galleria d’arte “Al Blu di Prussia” di Napoli

di Riccardo Bramante
Il giorno 14 maggio Guido Fiandra presenterà a Napoli, presso la Galleria d’arte “Al Blu di Prussia”, il suo libro “Di Gelo e di Fuoco” in dialogo con la giornalista Armida Parisi e con Sandro Polci ideatore del Festival delle Vie Francigene. All’evento sarà presente anche il Presidente della Fondazione Polis, Don Antonino Palmese.

“”Di Gelo e di Fuoco” è un’opera assolutamente originale che Guido Fiandra, regista, sceneggiatore e docente universitario, ha ideato e scritto con i suoi amici, scrittori anch’essi, Andrea Zauli, Fabrizio Fangareggi e Pierluigi Fabbri.

L’opera ha avuto una lunga gestazione, ben 15 anni come racconta Guido Fiandra, ed era nata per essere una miniserie televisiva, idea poi abbandonata per gli alti costi ma a tutto vantaggio della maggiore incisività della parola scritta rispetto all’immagine che avrebbe potuto dare la televisione ( ne è un recente esempio il relativo successo della serie tv tratta da “Il nome della rosa” di Umberto Eco rispetto alla fama e alla diffusione internazionale che ha avuto il romanzo scritto).

La trama di “Di gelo e di fuoco” si presenta come una avvincente connessione tra reale e fantastico, in cui il viaggio compiuto dai vari personaggi è anche l’occasione per una libera riflessione sulla propria vita, sulle infinite sensazioni e sul personale cammino che ciascuno di noi si trova a percorrere per scoprire, alla fine, che l’essenza del tutto è l’atto stesso del viaggiare, più che il raggiungimento della meta, in ciò concordando con il pensiero espresso dal grande filosofo tedesco Gottfried von Leibniz.

Tutto prende l’avvio da una fredda notte del dicembre 1899, proprio alcuni giorni prima dell’inizio dell’Anno Giubilare del 1900, quando alle porte del Monastero di San Filippo al Marta, nel viterbese, si presentano all’abate Francesco quattro enigmatici personaggi provenienti da epoche e Paesi diversi: il Vescovo Sigerico da Canterbury