Arcinazzo Romano (Lazio) 21 dicembre 2019

Arcinazzo, per i cittadini: “Maglia nera per l’ambiente, non ha chiesto fondi per bonificare la discarica della Piava”.

La salvaguardia dell’ ambiente, chissà cosa penserà Greta Tumberg quando vedrà questa notizia, e del territorio è tema sul quale tutti gli organismi interessati stanno ponendo la dovuta attenzione. Il Ministero dell’Ambiente, le Regioni, le Provincie ed i Comuni, . Questi ultimi hanno individuato i territori da bonificare per i quali hanno chiesto finanziamenti presentando i progetti appropriati. Nella Valle dell’Aniene e Provincia di Roma, i progetti per risanare le discariche abusive, sono stati presentati e finanziati per i Comuni di Affile, Agosta, Arsoli, Olevano Romano, Riofreddo, Rocca Santo Stefano, Roiate, San Vito Romano, Saracinesco e Subiaco. Brilla per l’assenza il Comune di Arcinazzo Romano, al quale va la maglia nera per la difesa e tutela dell’Ambiente, ma soprattutto per non avere presentato nessun progetto per bonificare le discariche abusive come quella della Piava. Eppure su questo argomento fù sollecitato dai Consiglieri Marocchi e De Santis, dell’opposizione, i quali presentarono un esposto al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri alla ASL Roma G, competente per quel territorio e alla Procura della Repubblica di Tivoli. Non solo, nella seduta del Consiglio Comunale del 31 luglio 2017 risultava – secondo i Consiglieri di Opposizione – che l’ Amministrazione sosteneva che la bonifica fu effettuata circa 10-15 anni fa. Le affermazioni fornite dalla Maggioranza del Consiglio Comunale, furono smentite per mezzo dell’accesso agli atti di un cittadino di Arcinazzo, al quale fu risposto che “NON RISULTA ALCUNA ATTIVITA’ DI BONIFICA RECENTE PERTANTO NON E’ PRESENTE ALCUNA DOCUMENTAZIONE IN MERITO”, insomma non c’era stata bonifica. Nemmeno questi solleciti hanno spinto il Comune a chiedere finanziamenti per mettersi in regola con la tutela dell’Ambiente di Arcinazzo. Nell’aprile 2018 i consiglieri di opposizione dichiararono: ” è allarmante, con molta probabilità, la presenza di rifiuti tossici nocivi per la salute”. G.D.S.